Giallo di Bolzano: oggi si decide se confermare il carcere a Benno
Le ricerche di ieri del corpo di Peter Neumair nell’Adige non hanno dato nessun risultato. La “sagoma scura” che era stata avvistata lunedì a due metri di profondità all’altezza di Laimburg è sparita dai monitor dell’ecoscandaglio e le immersioni sono state sospese
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BOLZANO. E’ stato annunciato per questa mattina il deposito della decisione del tribunale del riesame (presidente Stefan Tappeiner) sull’istanza di revoca dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Benno Neumair, il giovane bolzanino accusato di aver assassinato entrambi i genitori la sera del 4 gennaio scorso e di avere fatto sparire i cadaveri.
Come noto il corpo della mamma, Laura Perselli, è stato recuperato nelle acque dell’Adige sabato scorso mentre sino ad ora non è stato ancora individuata l’eventuale salma di Peter Neumair, compagno di Laura e padre dell’indagato.
Gli avvocati del giovane inquisito (che continua a dichiararsi innocente nonostante i numerosi indizi a suo carico) hanno promosso un ricorso al tribunale del riesame contestando la presunta carenza delle esigenze cautelari. Secondo i legali difensori Flavio Moccia e Angelo Polo sarebbe giuridicamente ingiustificato il provvedimento assunto nei confronti di Benno Neumair.
Le ricerche del corpo di Peter Neumair
Doveva essere la giornata decisiva per il ritrovamento del corpo di Peter Neumair, e invece le ricerche nelle acque dell'Adige non hanno dato alcun risultato.
I sommozzatori dei vigili del fuoco di Bolzano si sono messi al lavoro nella mattinata di ieri (10 febbraio), dopo che martedì l'ecoscandaglio aveva rilevato una sorta di "ombra", una sagoma compatibile con quella di un essere umano, 9 km a nord dal ritrovamento della salma di Laura Perselli
La visibilità sott'acqua è però estremamente limitata e i sommozzatori hanno dovuto tastare il fondale centimetro per centimetro, senza trovare traccia dello scomparso.
Oggi nuova riunione operativa
Una riunione di coordinamento si terrà questa mattina (11 febbraio) con le forze di polizia, per discutere e concordare ulteriori azioni che si riterranno utili ai fini della ricerca. Le operazioni sono state condotte da parte delle unità di soccorso in acqua dei sommozzatori dei vigili del fuoco volontari, dei vigili del fuoco permanenti del Comando di Bolzano in collaborazione con i vigili del fuoco volontari della Bassa Atesina. Sul posto era presente anche un automezzo per il movimento terra, della ripartizione opere idrauliche dei bacini montani e numeroso personale dell'arma dei carabinieri. La pioggia di questi giorni rende l'acqua del fiume ancora più torbida.
La diga di Mori, a una novantina di chilometri a sud del ponte di Ischia Frizzi, sul quale sono state trovate tracce di sangue compatibile con quello di Peter, viene costantemente monitorata. La speranza è di trovare Peter presto, comunque prima che si sciolga la neve in quota e faccia ingrossare il fiume.
La decisione
Sarà invece oggi, 11 febbraio, la giornata in cui si conoscerà la decisione del Tribunale del riesame in merito alla richiesta di scarcerazione di Benno Neumair, avanzata dai suoi legali. Il figlio della coppia si trova attualmente in carcere a Bolzano con l'accusa di duplice omicidio ed occultamento di cadavere.
Bocche cucite sulle indagini
Nessuna conferma, poi, da parte della Procura di Bolzano sul fatto che il cellurare di Peter sarebbe stato spento alle 17.30, mentre quello di Laura alle 21.30. L'indiscrezione, differente dalla versione conosciuta fino ad un giorno fa, fa ipotizzare come il 4 gennaio i due omicidi possano essere stati compiuti in momenti differenti.