Natalità

Fugatti e Tonina: "Avanti col punto nascita di Cles”. Ma resta difficile trovare personale

La volontà provinciale è quella di mantenere “in vita” il punto nascite. Ieri incontro all'ospedale di valle

I DATI Sanità salvata dal calo dei nati: a Trento i parti di Cles e Cavalese



TRENTO. L'attività del punto nascita di Cles e il lavoro di tutti i professionisti impegnati nel reparto di ostetricia e ginecologia "va sostenuto con forza, tenendo sempre presente il tema fondamentale della sicurezza di mamme e bambini".

È il messaggio espresso in una nota provinciale, "pur di fronte a oggettive difficoltà nel reperimento del personale", dopo un confronto che si è tenuto ieri pomeriggio a Cles tra il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, l'assessore alla salute Mario Tonina, le autorità locali e i professionisti del reparto di ostetricia e ginecologia del presidio di riferimento delle Valli di Non e di Sole.

"Dobbiamo continuare a lavorare per far crescere il reparto e continuare a mantenere servizi di prossimità importanti per i territori", ha affermato Fugatti, che ha evidenziato come il supporto sul fronte del personale potrà arrivare anche dalla Scuola di medicina. "Abbiamo investito e stiamo investendo tanto e abbiamo l'ambizione di poter dire che Scuola di medicina sarà in grado di dare delle risposte a medio termine", ha aggiunto il presidente della Provincia di Trento.

"Nel 2023 - ha ricordato il direttore del Dipartimento transmurale ostetrico ginecologica Fabrizio Taddei - gli interventi sono stati oltre 200 e nei soli primi sei mesi del 2024 abbiamo superato i 120".













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