verso le provinciali

Fratelli d’Italia “strappa”: niente firma per Fugatti presidente

Ieri vertice del centrodestra. Il resto della coalizione sottoscrive un documento a sostegno del governatore. Il partito di Meloni – che ha candidato Francesca Gerosa – si sfila



TRENTO. Sotto il documento politico che sostiene la riconferma di Maurizio Fugatti alla presidenza della Provincia in vista delle elezioni del prossimo autunno ci sono le firme di Lega Salvini, Forza Italia, Associazione Fassa, La Civica, Autonomisti Popolari e Progetto Trentino. Manca, e non è un dettaglio da poco, quella di Fratelli d’Italia, il partner di coalizione più forte in questo momento, il partito che alle ultime nazionali ha fatto il botto anche in Trentino superando la Lega e che guida (con la sua leader Giorgia Meloni) il governo nazionale.

La coalizione di centrodestra dopo l’incontro di metà gennaio ieri (30 gennaio) è tornata a riunirsi in previsione delle elezioni provinciali del prossimo autunno. «La coalizione che governa il Trentino – si legge nel documento  – conferma la piena fiducia alla riconferma di Maurizio Fugatti alla guida del centrodestra autonomista e popolare anche in vista delle elezioni del prossimo ottobre. Le forze politiche sottoelencate confermano la propria esperienza di buon governo del Trentino con una squadra che vede ancora alla guida il presidente uscente Maurizio Fugatti al quale viene dato il mandato di trattare con altre forze politiche al fine di ampliare il perimetro stesso della coalizione».

«Fratelli d’Italia – si legge nella nota a fine serata – non ha sottoscritto la candidatura di Fugatti, ritenendo prioritario, rispetto al nome del candidato presidente, anteporre le linee programmatiche per la prossima legislatura». 

Nelle scorse settimane infatti FdI ha lanciato la candidatura di Francesca Gerosa, presidente di Itea ed ex consigliera comunale: «Un onore per me mettermi a disposizione del Trentino», ha dichiarato l’interessata. 

Nelle prossime settimane la coalizione che sostiene il presidente uscente si ritroverà nuovamente per iniziare a lavorare sul programma di legislatura.

 













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