Verifica sull’utilità delle paramassi a difesa della SS 48
Predazzo. La giunta comunale ha incaricato il geologo e ingegner Daniele Sartorelli, di verificare la compatibilità delle opere di sistemazione idraulica del rio val Orca con la realizzazione delle...
Predazzo. La giunta comunale ha incaricato il geologo e ingegner Daniele Sartorelli, di verificare la compatibilità delle opere di sistemazione idraulica del rio val Orca con la realizzazione delle barriere paramassi a protezione della SS 48 delle Dolomiti dal km 37,7 al km 38,7. Il tratto interessato è parte della tangenziale di Predazzo e corre dallo svincolo nord, in corrispondenza del “Rif dal pis” al rio Val Orca poco a valle del ponte delle Coste. Per entrambi i rivi il responsabile del Servizio tecnico del Comune ingegner Felice Pellegrini aveva previsto a fine settembre dei lavori urgenti di sistemazione idraulica, approvando il progetto dell’ingegner Sartorelli di Pergine per un costo totale di 382.000 euro.
La Provincia, dal canto suo, ha in fase di realizzazione in quel tratto fra i due rivi, delle barriere paramassi a protezione della SS 48. Da qui la richiesta della stessa Pat al Comune di valutare la possibilità di stralciare ulteriori barriere paramassi in corrispondenza dei bacini di contenimento previsti nelle opere di sistemazione idraulica del rio Val Orca, in considerazione del fatto che il vallo tomo di contenimento che sarà realizzato dal Comune potrebbe servire anche come barriera paramassi a protezione della strada provinciale di fondovalle. Il tomo di contenimento è stato però progettato per contenere il peso delle colate detritiche e alluvionali provenienti dal rio Val Orca e non necessariamente gli urti perpendicolari di massi provenienti dal pendio sovrastante. Ciononostante, per evitare di realizzare opere ridondanti e molto costose, si è ritenuto opportuno valutare il potere di assorbimento degli urti da parte del tomo di contenimento che, nel caso, potrebbe svolgere anche la funzione di barriera paramassi.
Da qui l’incarico a Sartorelli per una verifica statica e dell’eventuale compatibilità di assorbimento urto da massi del tomo che consentirebbe un notevole risparmio di soldi pubblici. Il corrispettivo del geologo è di 350 euro, Iva e cassa escluse. F.M.