Uno studio tecnico svizzero valuterà la ferrovia dell’Avisio
San giovanni-sèn jan di fassa. Con un comunicato firmato dal presidente Massimo Girardi, l’associazione Transdolomites - che, ricordiamo, ha sede a Pozza - ha annunciato di aver firmato pochi giorni...
San giovanni-sèn jan di fassa. Con un comunicato firmato dal presidente Massimo Girardi, l’associazione Transdolomites - che, ricordiamo, ha sede a Pozza - ha annunciato di aver firmato pochi giorni fa il contratto che affida allo Studio tecnico Ibv Hüsler Ag di Zurigo il compito di realizzare lo studio “Ferrovia delle Valli dell’Avisio, valutazione di un collegamento ferroviario fra Trento e le Valli dell’Avisio”. È un nuovo passo dell’associazione locale, che si batte appunto per una “rivoluzione ferroviaria” del trasporto locale, con vantaggi in termini innanzitutto di sostenibilità ambientale e risparmio energetico.
«Non tutti i Paesi e non tutte le Regioni - scrive Transdolomites - hanno saputo sfruttare questa opportunità. Dove questo è accaduto il successo della ferrovia come mezzo di trasporto e attrattore turistico è testimoniato dai risultati, anche commerciali, che hanno accompagnato le diverse iniziative che su questo tema si sono susseguite negli anni».
Tornando all’elaborazione del piano affidato allo studio svizzero, si evidenza la metodologia che sarà seguita. «La valutazione di diverse ipotesi progettuali, per definire le priorità d’intervento e per scegliere tra ipotesi alternative, può essere efficacemente svolta effettuando un’analisi costi benefici. Il ministero dei trasporti tedesco ha codificato e standardizzato una metodologia di questo tipo per la valutazione di progetti relativi al trasporto pubblico, che definisce la base per determinarne il finanziamento pubblico a livello federale. Una versione semplificata di questa metodologia è stata usata dal team del ingegner Hüsler negli ultimi anni nell’ambito di diversi progetti quali la ferrovia del Mühlkreis a Linz, lo sviluppo della rete ferrotranviaria del cantone di Zurigo, la rete tranviaria di Graz. Il metodo si basa sulla quantificazione delle differenze di costi e di benefici tra casi di studio ben definiti (scenario di base, scenario di base attualizzato all’orizzonte temporale prescelto, diverse ipotesi di sviluppo ed intervento). È il metodo che verrà utilizzato per lo Studio Avisio».
E quindi, si sottolinea infine: «Sperando che la situazione pandemica non incida negativamente sul calendario di lavoro, è nostra intenzione che una volta disponibile lo studio definitivo, la sua prima presentazione avvenga a Zurigo, dinnanzi a una platea di investitori e società ferroviarie svizzere. Ci presenteremo poi a Trento alla politica e alla finanza locale per poi organizzare la presentazione nelle valli dell’Avisio. Ma ci stiamo attivando per organizzare una presentazione ancora più articolata a Bruxelles all’attenzione della Commissione europea, puntando a invitare autorevoli stakeholder tra cui le ferrovie italiane, quelle di Germania e Austria». L.CH.