MOBILITA' - IL CASO

Sella: tanti pass, poche auto. Il Passo è "deserto". Per la gioia dei ciclisti

Dei 2.165 pass che ieri erano disponibili per salire fra le 9 e le 16 ne sono stati richiesti solo 750



PASSO SELLA. Sono saliti circa 750 veicoli al Passo Sella nella prima giornata di “traffico contingentato”.

Dei 2.165 pass che ieri erano disponibili per salire fra le 9 e le 16, ne sono stati staccati solo 563. A questi ne vanno aggiunti altri 200 circa che non sono stati registrati dal sistema informatico.

Una situazione a metà tra i mercoledì (veramente) green dell’anno scorso e una normale giornata di traffico estivo, in cui tutti (tranne i ciclisti che ieri erano piuttosto felici e numerosi) hanno un motivo per lamentarsi: gli ambientalisti più convinti perché il traffico non è stato fermato e gli operatori economici perché sono saliti pochi turisti.

E c’è una certa preoccupazione in vista delle giornate più affollate: se ieri, con 750 auto, è capitato qualche momento di coda ai posti di controllo, cosa succederà nelle giornate più affollate?

L’assessore provinciale trentino Mauro Gilmozzi (ieri presente in prima persona a Pian Schiavaneis) ha dichiarato ancora una volta l’obiettivo delle due province autonome: «Fare salire sul passo Sella meno auto e più turisti». Un obiettivo in realtà raggiunto solo a metà: meno auto, ma anche meno turisti visto che i bus navetta sono andati su e giù semivuoti. Gilmozzi ha comunque rilanciato tirando in ballo ancora una volta il Veneto: «Solo un progetto complessivo potrà dare una risposta ai problemi della mobilità sulle Dolomiti». 













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