Scuola, assunzioni e lingua: ok alle norme di attuazione
VAL DI FASSA. Approvate ieri dal governo le ultime norme di attuazione a favore delle minoranze linguistiche del Trentino e più specificatamente per la minoranza ladina di Fassa. Si tratta di...
VAL DI FASSA. Approvate ieri dal governo le ultime norme di attuazione a favore delle minoranze linguistiche del Trentino e più specificatamente per la minoranza ladina di Fassa. Si tratta di importanti provvedimenti innovativi proposti dall’assessore regionale alle minoranze linguistiche Giuseppe Detomas che chiarificano le modalità di assunzione nelle scuole, l’utilizzo della lingua di minoranza per l’insegnamento e nel contempo mirano a promuovere appositi corsi formativi dedicati ai docenti che operano presso le realtà minoritarie della Provincia. Dopo aver elaborato il testo, peraltro sollecitato fa molti docenti delle scuole dall’infanzia, lo ha sottoposto al presidente della Provincia Ugo Rossi che lo ha trasmesso alla Commissione dei 12. Per questo Rossi ha delegato lo stesso Detomas a presenziare ieri a Roma alla riunione del Consiglio dei ministri.
L’esigenza di tali nuovi provvedimenti nasce direttamente dagli istituti scolastici dove frequentemente gli insegnanti accusano problemi di formazione e preparazione in merito all’insegnamento delle lingue minoritarie quali il ladino, il mocheno o il cimbro. Una difficoltà emersa in svariate occasioni anche in sede di Conferenza della minoranze linguistiche. Per dare risposte concrete a tali mancanze, lo scorso anno si è provveduto a proporre un progetto innovativo denominato “Antropolad” destinato specificatamente agli insegnanti ladini e che coinvolge Provincia di Trento, Comun General, Iprase, Scola ladina, Università di Trento e Bolzano. L’importanza correlata alla formazione degli insegnanti che operano presso le scuole delle località di minoranza ha indotto l’assessore a prevederne l’inserimento dentro una norma di attuazione, anche al fine di dare continuità a tali percorsi così peculiari e selettivi.
Mediante l’approvazione di tali norme, si è inoltre intervenuti per chiarire il principio della precedenza nella assegnazione dei posti nelle scuole materne. Anche per tale ambito, d’ora in poi, varrà il sistema per cui i posti vacanti sono riservati e attribuiti con precedenza assoluta a coloro che sono in possesso degli appositi requisiti concernenti l’attestato di conoscenza della lingua minoritaria. Altri elementi contemplati dalle norme di attuazione riguardano il personale docente: più precisamente fra le mansioni didattiche viene introdotto l’insegnamento della lingua e cultura di minoranza per coloro che hanno ottenuto il posto in virtù delle speciale normativa prevista per l’assunzione. Soddisfatto anche il presidente della Commissione dei 12 Lorenzo Dellai, che in una nota parla di «tassello importante della strategia che abbiamo perseguito a favore della tutela e della valorizzazione della lingua e della cultura ladina».