Sass Pordoi, un concerto a 3.000 metri di quota per ripartire
Le note della banda musicale dell'alta Val di Fassa in memoria delle vittime da Covid-19 e per dire grazie agli operatori che si sono impegnati durante l'emergenza
TRENTO. Le note della Mùsega Auta Fascia, la banda musicale dell'alta Val di Fassa hanno viaggiato tra le cime ancora innevate delle Dolomiti. Un concerto a 3.000 metri di quota, nato dalla voglia di ricominciare dopo il periodo di sosta forzata dovuto al Covid 19. Un momento di festa, per celebrare l'inizio della stagione estiva, ma soprattutto un tributo, come hanno spiegato i componenti della banda musicale, per ricordare chi ha sofferto, chi ha lottato, e con il quale hanno voluto manifestare la gratitudine verso tutti i medici, a tutti gli infermieri e operatori sanitari.
Un evento al quale ha preso parte il vicepresidente del consiglio regionale, Luca Guglielmi: «Sono stati mesi molto difficili e vogliamo ringraziare tutti coloro che si sono dedicati agli altri per affrontare questo momento difficile - spiega Guglielmi, che ha deposto un mazzo di fiori in ricordo di coloro che sono morti per Covid19 ai piedi della croce sul Sas Pordoi - È un momento di ricordo, ma anche di rinascita, di ripartenza».