Sèn Jan, alla casa cantoniera vivono tre richiedenti asilo

SÈN JAN. La macchina dell’accoglienza diffusa sul territorio trentino, portata avanti da Cinformi, ha portato in val di Fassa altri tre richiedenti protezione internazionale. Nelle prossime ore ne...



SÈN JAN. La macchina dell’accoglienza diffusa sul territorio trentino, portata avanti da Cinformi, ha portato in val di Fassa altri tre richiedenti protezione internazionale. Nelle prossime ore ne arriverà anche un quarto. Saranno ospitati all’interno della casa cantoniera di Pozza, dopo le necessarie migliorie abitative completate dall’amministrazione comunale. Sono tutti uomini, provenienti da Senegal Mali e Pakistan. E hanno rispettivamente dai 26 ai 33 anni. Un inserimento “morbido”, all’interno della piccola comunità di Sèn Jan, come spesso avviene, senza la benché minima polemica del più recente episodio di San Lorenzo in Dorsino, nelle Giudicarie Esteriori, che aveva scatenato le proteste di una parte della popolazione e la reazione accesa dei partiti d’opposizione alla giunta provinciale.

L’arrivo dei primi tre richiedenti protezione è avvenuta nella giornata di lunedì, accompagnati dagli operatori di Cinformi, il Centro informativo per l’immigrazione, che cura tutta la fase operativa e logistica dell’inserimento in comunità. «Aspettavamo il loro arrivo da un po’ di tempo - fa sapere il nuovo sindaco Giulio Florian - fatti i lavori alla casa cantoniera, come da accordi con la Provincia, abbiamo ospitato una parte dei richiedenti asilo previsti per la valle di Fassa».

Il quadro delle presenze di richiedenti/titolari di protezione internazionale, aggiornato a giovedì 7 giugno, come si evince dal sito internet di Cinformi, ci consegna questi dati parziali: Campitello 4, Canazei 3, Castello-Molina di Fiemme 5, Moena 2, Predazzo 4, Soraga di Fassa 3. All’interno della Comunità di valle di Fiemme le presenze sono 9. (n.f.)













Scuola & Ricerca

In primo piano