MOENA - consiglio comunale lampo 

Recupero tributi, ok al contratto con la “Trentino Riscossioni”

MOENA. Consiglio comunale «lampo» mercoledì scorso. In venti minuti l'assemblea ha esaurito l'ordine del giorno in perfetta armonia tra maggioranza e minoranza. In brevissimo tempo i consiglieri...


di Gilberto Bonani


MOENA. Consiglio comunale «lampo» mercoledì scorso. In venti minuti l'assemblea ha esaurito l'ordine del giorno in perfetta armonia tra maggioranza e minoranza. In brevissimo tempo i consiglieri hanno approvato il contratto di servizio con Trentino Riscossioni per l'affidamento biennale dell'attività di recupero tributi, dal primo gennaio 2018 al 31 dicembre 2020. Poi è stato il turno di due deroghe al piano regolatore, approvate all'unanimità. La prima interessa la realizzazione di un laboratorio con spaccio aziendale dell'agritur El Mas (deroga per aumento volumetrico), la seconda lo spostamento dell'attuale parcheggio antistante l'albergo Stella Alpina in una vicina area verde (deroga per destinazione urbanistica). Sul tema, il vicesindaco Christian Battisti ha anticipato che il nuovo piano regolatore, in fase di studio, convertirà eventuali zone agricole all'interno dell'abitato in zone verdi in modo da rendere più flessibile l'utilizzo urbanistico.

Al termine il consiglio comunale si è interessato di un tema a carattere internazionale: l'accordo economico e commerciale tra Unione europea e Canada denominato Ceta (in inglese Comprehensive Economic and Trade Agreement, letteralmente "Accordo economico e commerciale globale"). Approvato dal Parlamento Europeo il 15 febbraio 2017, entrerà pienamente in vigore soltanto a seguito della ratifica di tutti gli Stati Membri dell'UE. Il Parlamento italiano è attualmente impegnato alla Camera nella discussione della legge di ratifica, dopo aver sentito, in un ampio ciclo di audizioni, produttori, imprese, agricoltori, sindacati, e associazioni dei consumatori e della società civile. Per alcuni l'accordo abbasserebbe il costo di molti prodotti alimentari mentre per altri, come la Coldiretti, ritiene il Ceta dannoso per i prodotti Made in Italy più prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, dall’Asiago alla Fontina dal Gorgonzola ai Prosciutti di Parma e San Daniele. Il consiglio comunale ha accolto in pieno l'ordine del giorno proposto da Coldiretti e quindi si è espressa negativamente su tale accordo.

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