QC Terme Dolomiti cerca 15 nuovi collaboratori
In estate ingressi saliti del 40% rispetto allo scorso anno, in autunno dati ancora migliori: serve altro personale per l’alta stagione invernale in arrivo
VAL DI FASSA. S’impenna l’ascesa delle QC Terme Dolomiti, in termini di presenze e notorietà. E lo fa con una decisa accelerata autunnale, di per sé la stagione migliore per il turismo termale. Ma il centro fassano dei fratelli Quadrio Curzio ha intrapreso un ottimo trend di crescita sin dall’apertura, a fine dicembre 2016, migliorando le sue performance di stagione in stagione. «I dati dell’estate - spiega il giovane direttore delle QC Dolomiti, Alessandro Di Bartolo - sono incoraggianti perché indicano 13 mila ingressi complessivi per un + 40% rispetto allo stesso periodo del 2017. Ma quello che stupisce di più è quest’autunno che ci sta regalando molte soddisfazioni: abbiamo chiuso l’anno scorso con 40 mila ingressi, mentre a fine ottobre 2018 sfioriamo già i 60 mila, con una media di 330 presenze nei sabati di ottobre. Puntiamo a concludere l’anno, considerando che novembre e dicembre sono due mesi interessanti per noi, con 80 mila presenze». Un bilancio 2018 che - parlano i numeri - in soli dodici mesi raddoppia la popolarità del centro termale fassano, frutto del passaparola (il 60% delle persone arriva in tal modo a QC Dolomiti), dei social (20%) e dei consigli degli albergatori (15%) soprattutto durante le stagioni turistiche. Un luogo, le QC Terme fassane, che offre momenti di benessere e relax a persone che giungono nella valle ladina soprattutto da Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. «Se possiamo considerare clienti di prossimità coloro che arrivano da questa regione e dal Veneto - dice Di Bartolo - tutti gli altri invece generano turismo, con pernottamenti, frequentazione di ristoranti, negozi e altre strutture aperte».
Le QC Terme Dolomiti fanno decisamente da traino a quel processo di destagionalizzazione, per lo meno nei paesi di Pozza e Vigo, che la Val di Fassa si augura da tempo. «Rispetto alla primavera del 2017 quando nemmeno una decina di strutture ricettive convenzionate con noi erano aperte, siamo passati alla quarantina di quest’autunno. Hotel e agritur a cui diamo visibilità con un’apposita pagina sul nostro sito (che tra agosto e settembre ha avuto 100 mila visite uniche). Non solo: 13 ristoranti, tra Pozza, Vigo e Moena, hanno organizzato tra loro aperture e chiusure fra settembre e dicembre in modo da garantire la ristorazione in questi mesi. Un’iniziativa che abbiamo apprezzato molto». A premiare i frequentatori delle QC Dolomiti in questo periodo, anche le “Note d’Autunno”, iniziativa che si tiene ogni sabato sera, dal 6 ottobre all’1 dicembre, e che abbina agli Aperiterme, a base anche di prodotti gastronomici di Fassa, i concerti di musicisti locali. «Ci piace incrementare la qualità dell’offerta, dare un’opportunità agli artisti del posto per continuare a saldare i rapporti costruiti con il territorio, per cui stiamo diventando un punto di riferimento». Una crescita complessiva che genera lavoro, ecco perché il direttore Di Bartolo è alla ricerca di figure professionali da inserire, per l’alta stagione, nel centro termale. «Siamo alla ricerca di una quindicina di collaboratori tra accoglienza, cucina, pulizia e massaggi - precisa - da affiancare alle 35 persone che già lavorano con noi. Una ventina sono del posto e la valle resta il primo bacino di ricerca. L’obiettivo è formare e inserire le persone a novembre, affinché a dicembre siano operative».
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