Predazzo, dall’Imis nel 2020 arrivano 2,7 milioni di euro
Predazzo. Nel corso dell’ultima seduta il consiglio comunale ha approvato, accanto al bilancio, anche le aliquote Imis, invariate rispetto allo scorso anno. La prima casa è esente, tranne le...
Predazzo. Nel corso dell’ultima seduta il consiglio comunale ha approvato, accanto al bilancio, anche le aliquote Imis, invariate rispetto allo scorso anno. La prima casa è esente, tranne le abitazioni di lusso che pagheranno lo 0,35%, ma con una detrazione di 367,30 euro. Stessa aliquota per le abitazioni in uso a parenti di 1° grado e quelle a canone concordato che hanno inoltre la possibilità di ridurre i contratti da 8 a 5 anni.
Per negozi, uffici, capannoni, etc. l’aliquota è dello 0,55%. Esonerate le attività agricole fino a 25.000 euro. Oltre tale cifra si pagherà lo 0,1% con una detrazione di 1.500 euro. Esenti anche le scuole paritarie mentre le seconde case pagheranno l’aliquota base dello 0,895% e le aree edificabili lo 0,79%. Assimilate alla 1° casa anche le abitazioni di anziani che soggiornano in casa di riposo o sono ricoverati in ospedale, purché le abitazioni lasciate libere siano utilizzate da parenti o altri a titolo gratuito. Il gettito previsto è di 2.700.000 euro, più della vecchia Ici – ha commentato la sindaca Bosin - quando però erano maggiori i trasferimenti della Provincia. Insomma, il cittadino paga di più ma il Comune non incassa più di prima.
Subito dopo l’approvazione del bilancio è stata approvata la prima variazione di 419.350 euro di cui 390.000 per la seconda parte degli interventi sul “Rif dal Pis” e sul Rio Val Orca che erano esondati a ottobre 2018 invadendo anche la tangenziale. Un primo intervento di somma urgenza ha riguardato la sistemazione degli alvei, la pulizia dei conoidi terminali e l’asporto del materiale per una spesa di 76.971 euro sul rio Val Orca e 102.494 sul Rif dal Pis, oltre a 80.000 euro di somme a disposizione. Il secondo intervento di prevenzione urgente completerà la messa in sicurezza aumentando il bacino di espansione e realizzando scogliere da 3 a 5 metri oltre a briglie filtranti. Il costo sarà di 126.196 euro per il rio Val Orca e 142.840 euro per il Rif dal Pis, oltre alle spese a disposizione, per un totale di 390.000 euro. Per la parte ordinaria la prima variazione di bilancio ha previsto 25.350 euro per la sostituzione di un operaio e 4.000 euro per un contributo ai vigili del fuoco. F.M.