Pelli, corna e maschere: all'inferno coi Krampus
Folla lungo le vie del centro di Cavalese, dove hanno sfilato 17 gruppi tra coreografie e fumi: lo spettacolo della seconda “Krampus night” (IL VIDEO)
CAVALESE. Aiuto, i Krampus sono tornati. Ed hanno invaso Cavalese con una sfilata piena di musica, paura e frustate. Perché nella serata di sabato, 3 dicembre 2022, è andata in scena la seconda Krampus night, organizzata dal gruppo della val di Fiemme. E la gente è accorsa in massa, migliaia di turisti deliziati e locali un po' perplessi.
Il fatto è che la tradizione dei Krampus, in Trentino, è relativamente recente, anche se esistono testimonianze storiche dal passato. Ce lo spiega Patrizio Giacomelli, boscaiolo del Giacomelli Team e presidente dei Krampus de Fiemme.
Giacomelli, com'è nata la vostra formazione?
Il nostro gruppo si è formato nel 2016, eravamo degli amici interessati, perché avevamo visto diverse sfilate e manifestazioni in Alto Adige. Ci siamo detti: ma perché non mettere su un gruppo anche da noi? Oggi siamo 28 associati e questa è la seconda Night che organizziamo. La prima quattro anni fa a Predazzo.
La tradizione viene dalla leggenda di San Nicolò, Santa Klaus, con i diavoli?
Sì, ma in queste sfilate San Nicolò non c'è. Ci sono solo i diavoli. La tradizione sarebbe nel giorno del santo, o la notte prima, fra il 5 ed il 6 dicembre.
Quanto costa un costume da Krampus?
Dipende dalla qualità, può costare anche 5 o 6 mila euro. Il pezzo più importante è la maschera, che è di legno e va fatta da uno scultore, può costare fino a 3 mila euro, solo quella. Poi ci sono le pelli, le campanelle, la frusta, i guanti...
I vostri costumi, chi li ha fatti?
Quasi tutti si sono rivolti a un artista di Aldino o un artigiano di Salorno. Poi in 7 o 8 hanno scelto maschere di Luca Pojer, di Salorno, un artista rinomato. Qualcuno va in Austria, dove trovi anche dell'usato.
La sfilata ha una coreografia?
Viene studiata e provata. C'è un inizio, col raggruppamento, e una sigla musicale con una voce demoniaca. Poi la sfilata vera e propria, nella quale ti avvicini alle transenne, scherzi con il pubblico. Poi lo Showplatz, con una coreografia vera e propria, i Krampus ballano e saltano con la musica.
Spesso i Krampus sono accusati di essere violenti. E voi?
No, tutto tranquillo. Facciamo scherzi, grida, magari qualche bambino si spaventa, ma niente violenza, assolutamente.
Ci sono donne, nel gruppo?
Non con il costume: ci sono due ragazze, le portabandiera, che aprono la sfilata.
Come mai le ragazze non diventano Krampus?
Siamo un gruppo unito, abbiamo visto che se ci sono ragazze... si creano problemi.
Che età hanno i componenti?
Il più "anziano" ha 54 anni, poi c'è il più giovane che ne ha 20. Gli altri fra i 30 ed i 40 anni.
Quante esibizioni fate?
Quest'anno è la terza e ne abbiamo in programma altre 4, a partire da Naz, in Alto Adige.
E organizzate tutto da soli?
Abbiamo avuto un aiuto dal Comune di Cavalese, che ci ha messo a disposizione il Palafiemme come base. Poi l'Apt, alla quale avevamo chiesto di coprirci spese per mille euro; ce ne hanno concessi la metà. Per fortuna abbiamo trovato degli sponsor privati, ci arrangiamo. Un po' di soldi li recuperiamo con la mescita allo stand finale. Ma certo che l'aumento del costo di corrente e gasolio si fa sentire.
Difficile organizzare una serata?
Forse la parte più difficile è quella della burocrazia. Per fortuna ci pensa il nostro segretario, Luca Tossini, che si è sobbarcato il lungo lavoro di domande, autorizzazioni e contabilità. È veramente... infernale.