«Noi esercitiamo il nostro diritto di critica politica»
Tesero. Non è andato giù al gruppo di opposizione l’atteggiamento «offensivo» tenuto dalla sindaca di Tesero Elena Ceschini nell’ultima seduta consiliare che ha accusato i componenti di fomentare le...
Tesero. Non è andato giù al gruppo di opposizione l’atteggiamento «offensivo» tenuto dalla sindaca di Tesero Elena Ceschini nell’ultima seduta consiliare che ha accusato i componenti di fomentare le polemiche e di scrivere sui giornali delle cose non vere. In una conferenza stampa ieri il capogruppo Alan Barbolini, affiancato dai consiglieri Enrico Volcan, Donato Vinante e Danilo Vinante (indipendente) ha voluto fare alcune doverose puntualizzazioni.
«In primo luogo - ribatte Barbolini – noi contestiamo la scelta della sindaca di utilizzare ad arte le Varie ed eventuali per dare addosso al nostro gruppo solo per raccogliere prestigio e consenso nei confronti dei numerosi componenti della sua lista presenti in aula». «Noi rivendichiamo il nostro ruolo di consiglieri di opposizione – gli ha fatto eco il consigliere Enrico Volcan – con il diritto di dissentire dalle scelte di questa amministrazione e di farle conoscere alla gente sui giornali». «Noi non abbiamo assolutamente scritto falsità e cose non vere - ha ribadito poi il consigliere Donato Vinante – e non troviamo corretto che la sindaca ci attacchi per farsi propaganda elettorale, quando noi abbiamo solo esercitato il nostro diritto di critica e di dissenso sulle scelte fatte, senza offendere alcuno». «Condivido anch’io che non c’ stata correttezza da parte della sindaca - ha sottolineato in fine Danilo Vinante – visto che io stesso in passato ho sperimentato di persona questo atteggiamento che mi ha costretto a uscire dalla maggioranza».
«La cosa strana, in questa storia è che di solito - ha concluso il capogruppo Barbolini - è l’opposizione che attacca la maggioranza, ma qui a Tesero succede esattamente il contrario, ma solo per scopi elettorali. Ci sarebbe bisogno che la sindaca faccia un passo indietro ed abbia maggiore rispetto per il ruolo importante di stimolo di chi sta seduto dall’altra parte». L.CH.
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