MOLINA. L’egoismo di una società troppo ricca e perfetta in contrapposizione con l’esigenza di una società costretta a guadagnarsi la sopravvivenza fanno da sfondo e da cornice al nuovo thriller scritto dall’ex ispettore della Polizia di Stato Graziano Bortolotti di Molina.

Il nuovo volume, intitolato “Le anime vendute”, è stato pubblicato da pochi giorni e si può ordinare anche su Amazon, sia in versione cartacea che ebook. È la quarta “fatica” letteraria dell’ex poliziotto della Scuola Alpina di Moena, che già in passato si è cimentato con successo in altri apprezzati romanzi gialli e polizieschi. Graziano Bortolotti ha pubblicato il suo primo libro “La guerra non è mai finita”, nel 2005. Quattro anni più tardi, lusingato dal successo della sua prima esperienza letteraria ha dato alle stampe “Pista di sangue”, mentre nel 2013 si è presentato al pubblico con “La pista del cedro”.

In questo suo ultimo libro “Le anime vendute” Graziano Bortolotti ha voluto superare se stesso cimentandosi in un’inchiesta giornalistica sul mondo occulto e incredibile del mercato clandestino di organi umani. Con questo racconto, afferma lo scrittore fiemmese, «ho voluto parlare di un tema poco conosciuto ed anche sottovalutato dai media, anche se rappresenta un mercato clandestino di enormi proporzioni che coinvolge famiglie povere ed emarginate, giovani e minori che non hanno mezzi per uscire dalla clandestinità e dalla miseria».

Nel suo racconto, frutto naturalmente anche questa volta di fantasia, anche se si basa su casi realmente accaduti e che continuano ad accadere, Bortolotti parla dell’uccisione di una giovane missionaria in Mozambico e del traffico di organi in un carcere cinese. Una storia spaventosa ma anche particolarmente avvincente e ricca di colpi di scena che continuano a far mutare il quadro delle situazioni. (l.ch.)