Moena, lavori in municipio «Se iniziano, mi incateno»
La protesta. Alessandra Bresolin, titolare del Pub Nibada, lunedì sarà in piazza con i suoi nove dipendenti ed un avvocato. «Non è possibile che aprano il cantiere in piena stagione turistica!»
Moena. «Lunedì alle 9.30 sarò in piazza con i dipendenti per manifestare contro l’inizio dei lavori all’edificio comunale. Se la mia protesta non avrà effetto sono disposta a incatenarmi a un albero per tutta l’estate». Alessandra Bresolin, titolare dello storico Pub Nibada, locale a pochi metri dal municipio, contesta la prossima apertura del cantiere. «Non è possibile che il sindaco decida di iniziare i lavori nel cuore di Moena in piena stagione turistica. E’ un gesto di totale indifferenza nei miei confronti, verso il gestore e dei nove dipendenti del locale. Mi presenterò in piazza con il mio avvocato per reclamare il diritto di lavorare». Alessandra Bresolin ha acquistato il Nibada nel 1995 e lo ha gestito in prima persona fino 2014. Poi ha affittato il locale che si trova tra l’edificio comunale e il torrente Avisio. Il Nibada non è solo un pub dove incontrare gli amici per un bicchiere, ma da quasi vent’anni apre anche durante il giorno e offre un servizio mensa a turisti o pendolari che hanno necessità di consumare un pranzo veloce in centro paese. «Negli ultimi anni il mio locale ha avuto vita difficile» - continua Alessandra Bresolin. «Due anni fa c’è stata l’alluvione che ha interessato la zona centrale di Moena, poi è arrivata la tempesta Vaia con il suo sconquasso e infine il Covid-19 con la chiusura per motivi sanitari. Insieme al gestore del locale abbiamo cercato di fare fronte alle avversità, riaprendo l’esercizio appena possibile. Ora ci si mette anche l’amministrazione comunale a rendere più ardua la nostra ripartenza. Non solo. L’iniziativa sconsiderata della giunta comunale mette a repentaglio il posto di lavoro di 9 dipendenti, visto che i gestore non è intenzionato a lavorare accanto a un cantiere edile».
L’iniziativa della giunta comunale era programmata da tempo ed è finalizzata alla razionalizzazione degli uffici ma, sopratutto, a rendere accessibili gli ambulatori medici situati a piano terra. Attualmente l’ingresso è ostacolato da una serie di gradini che precludono il servizio medico alle persone con difficoltà deambulatorie. Purtroppo l’emergenza Covid ha rallentato tutte le attività in programma e tra queste anche l’avvio del cantiere. Per iniziare l’amministrazione ha dovuta attendere la fine dei lavori nella ex sede della Croce Rossa dove ora sono stati trasferiti gli uffici della Polizia locale.