Lupo a Canazei, rimosse le mangiatoie per gli ungulati
CANAZEI. La questione “lupo a Canazei” è di nuovo oggetto di discussione. L’assessore provinciale Michele Dallapiccola risponde a un’interrogazione del consigliere provinciale di Lega Nord Trentino...
CANAZEI. La questione “lupo a Canazei” è di nuovo oggetto di discussione. L’assessore provinciale Michele Dallapiccola risponde a un’interrogazione del consigliere provinciale di Lega Nord Trentino Maurizio Fugatti. «Quanti lupi sono stati avvistati a Canazei e se siano già noti alla Provincia - le domande di Fugatti - quali le misure ha adottato o intende adottare per garantire sicurezza ai cittadini; se corrisponde al vero che la Provincia sia contraria al piano di abbattimento proposto dal Ministro Galletti e, nel caso, per quale motivo e infine quali altre azioni intende mettere in atto la Provincia nei confronti del governo nazionale per convincerlo ad adottare un piano più incisivo di risoluzione della problematica». Dallapiccola ha risposto il 19 febbraio e ha detto che in Val di Fassa, attualmente, è presente un branco di lupi, composto dalla coppia riproduttrice e da quattro giovani lupi nati nella primavera 2017. Il territorio frequentato dal branco interessa anche gli ambiti adiacenti dell’Alta Badia e Livinallongo e grazie al monitoraggio del Corpo Forestale, custodi forestali e cacciatori, la Provincia è costantemente aggiornata sull’evolversi della situazione.
Dallapiccola poi dice che sì, la Provincia è al corrente degli avvistamenti nel fondovalle e spiega che in inverno è facile che sia così anche per l’avvicinamento degli ungulati ai centri abitati. Sarebbe utile evitare l’alimentazione supplementare agli ungulati nelle prossimità dei centri abitati e per questo sono state anche rimosse mangiatoie troppo vicine ai paesi e ottenuta del Ministero dell’ambiente un’autorizzazione all’uso di proiettili di gomma a scopo dissuasivo.
«Che la Provincia sia contraria al “piano di abbattimento” del Ministero dell’Ambiente - prosegue la risposta dell’assessore Dallapiccola - non è vero, ed è invece contraria al Piano nazionale di gestione del lupo proposta dal Ministero, perché lo stesso nella sua ultima versione prevede una moratoria di due anni di ipotesi di controllo (abbattimenti) del lupo. Tale contrarietà, condivisa da poche amministrazioni tra le quali l’Alto Adige, ha di fatto determinato la mancata approvazione del Piano in un versione che non si ritiene confacente all’attuale status distribuito del lupo in Trentino e sulle Alpi e alle connesse esigenze gestionali». (v.r.)