Le targhe della Sat ai piedi di due alberi ultracentenari 

Canazei. Un larice e un pino ultracentenari sono stati scelti dai soci della sezione Sat Alta Fassa per ricordare i cinquant’anni di fondazione. Era infatti il 1969 quando due pionieri, Luciano...



Canazei. Un larice e un pino ultracentenari sono stati scelti dai soci della sezione Sat Alta Fassa per ricordare i cinquant’anni di fondazione. Era infatti il 1969 quando due pionieri, Luciano Ploner e Renzo Favè, maturavano la decisione di aprire la sezione della Società Alpinisti Tridentini dell’Alta Val di Fassa. L’obiettivo, dopo una serie di passaggi burocratici, veniva raggiunto nel febbraio del 1970 con l’elezione del primo direttivo.

Il gruppo è cresciuto nel tempo. Oggi è formato da 270 iscritti provenienti da Mazzin, Campitello e Canazei, con un direttivo in cui le donne sono in maggioranza. Donne sono infatti la presidente Licia Favè, la vice, Assunta Merli con altre tre consigliere.

In occasione dei festeggiamenti una ventina di satini della valle hanno raggiunto la località Costa Rossa, a 1.950 metri di quota, per sistemare una targa ai piedi di un larice alto 28 metri, (circonferenza di 360 centimetri) dal portamento molto particolare visto che il vertice della pianta si allontana dalla base di otto metri. Nonostante la pronunciata inclinazione il maestoso larice ha resistito al vento impetuoso della tempesta Vaia.

Successivamente il gruppo ha continuato il cammino per arrivare a Pian de la Mandra dove ha sistemato una seconda targa dedicata a un pino silvestre (altezza 13 metri, circonferenza 480 centimetri) caratterizzato dalla presenza di molteplici fusti che si dipartono dal livello basale.

Entrambi gli alberi sono candidati a diventare al più presto “alberi monumentali” cioè far parte della categoria dei soggetti vegetali di particolare valore. «Un segno tangibile – ha spiegati Licia Favè – della cura che la nostra sezione dedica all’ambiente e ai percorsi in montagna e, nello stesso tempo, un augurio di lunga vita al sodalizio. In questa occasione voglio ringraziare il personale dell’Asuc della frazione di Gries per la collaborazione offerta». G.B.

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