Le sculture di Federico Vanzo abbelliscono “Frata del Sol”
Romantico giro ad anello. Domenica, durante la festa “Fiemme Senz’Auto” sarà inaugurato il nuovo percorso con le opere d’arte dell’artista di Masi che racconta la guarigione del bosco
Val di fiemme. Domenica durante la festa dell’eco - sostenibilità “Fiemme Senz’Auto”, sarà inaugurato un giro ad anello “scolpito” da Federico Vanzo fra Predazzo e Ziano. La Magnifica Comunità di Fiemme e i Comuni di Predazzo e Ziano hanno aperto il sentiero artistico “Frata del Sol”. Il romantico giro ad anello si snoda fra i Comuni di Ziano e Predazzo nella zona chiamata proprio “Frata del Sol”. Camminando si incontrano cinque sculture realizzate dall’artista di Masi di Cavalese Federico Vanzo. Su ognuna l’artista ha inciso una frase poetica. Tutte le sculture sono state scolpite negli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia dello scorso ottobre.
Un’anima per rinascere
«Tutto ciò che ha un’anima è destinato a rinascere», recita la cartolina che presenta il sentiero artistico. Sulla stessa sono pubblicati una mappa del percorso e l’invito ad avventurarsi solo nei sentieri aperti. La cartolina, stampata in collaborazione con l’ApT Val di Fiemme, la Magnifica Comunità di Fiemme, i Comuni di Predazzo e Ziano e Trentino Marketing, sarà distribuita nel corso della festa che guarda a un futuro sostenibile “Fiemme Senz’Auto”.
Statale 48 chiusa
Durante l’evento “green” della Val di Fiemme, la statale 48 sarà chiusa al traffico automobilistico dalle 10 alle 17. Per tutti sarà l’occasione di esplorare anche il nuovo sentiero percorribile in due ore e mezza, con una media difficoltà.
Il percorso può essere fatto in entrambi i sensi. A Predazzo il sentiero si imbocca vicino alla carrozzeria El Cavalier, in località Al Gac. A Ziano il sentiero parte a pochi passi dall’Agritur Valaverta.
La guarigione del bosco è iniziata il giorno dopo la tempesta. Ora è tempo di ricucire la ferita degli uomini che hanno visto il panorama mutare all’improvviso. Il gesto artistico di Federico Vanzo invita a sollevare lo sguardo sulla straordinaria forza della rinascita della natura. Le sue sculture sembrano liberare il grido d’amore che da sempre lega gli uomini agli alberi.