valle di fiemme 

La Magnifica investe su tre malghe 

Valmaggiore, Cadinello e Lagorai: accordo con la Provincia e fondi


di Luciano Chinetti


CAVALESE. Sta per diventare operativo l’accordo tra la Provincia e la Magnifica per la valorizzazione del percorso “Translagorai”, nel quale sarà investita complessivamente la corposa cifra di oltre 1 milione e 600 mila euro per la sistemazione di ben 3 malghe. Il Consiglio dei regolani l’altra sera ha infatti provveduto ad approvare l’accordo di programma, già avviato con un protocollo d’intesa nella seduta del 30 novembre 2017. Ora l’accordo, come ha spiegato lo scario Giacomo Boninsegna, è stato perfezionato e dopo la presentazione delle domande di contributo potrebbe partire anche la fase della progettazione esecutiva, per lo meno per la Malga Valmaggiore e Malga Cadinello.

Questo accordo in sostanza permetterà alla valle di fare anche un salto di qualità sul piano dell’offerta turistica e agrituristica, con la valorizzazione e la riqualificazione di alcune strutture alpestri. Sarà infatti risistemata la casera di Malga Valmaggiore nel comune di Predazzo, con la costruzione di una centralina idroelettrica che permetterà di rendere la struttura agrituristica completamente autonoma dal punto di vista energetico. Saranno sistemati anche l’ex porcilaia e il deposito. Il costo dell’intervento è stato quantificato 672 mila euro. Considerando la spesa ammessa a contributo stimata in 557 mila euro, il contributo della Provincia sarà pari a 445 mila euro. La restante spesa (111.400 euro) sarà a carico della Magnifica.

Nel piano di intervento del percorso Tanslagorai figura anche Malga Cadinello, situata nel comune di Castello-Molina, dove sarà costruito l’alloggio per il pastore e verranno sistemati il baito e le camere per l’attività agrituristica. Qui la spesa prevista è di 177 mila euro, di cui 141.600 a carico della Provincia e soli 35.400 a carico della Magnifica. L’ultimo intervento riguarda la sistemazione di Malga Lagorai nel comune di Tesero. Qui sarà recuperata interamente la struttura fatiscente e poco utilizzata per l’attività agricola.

Il Consiglio dei regolani ha deciso anche di promuovere un ricorso davanti alla Commissione tributaria di 1° grado nei confronti del verbale di respingimento della richiesta di iscrizione del titolo della ruralità per la p.ed. 2805 riguardante il baito della Caserina di Predazzo. L’ufficio del Catasto di Cavalese ha respinto la richiesta della Magnifica, sentenziando che il baito è utilizzato nel periodo estivo dal pastore delle pecore e non ha quindi funzione di ruralità. La Magnifica ha affidato all’avvocato Romano Nicolini l’incarico di patrocinarne e tutelare gli interessi.













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