L’abbraccio di Predazzo a ospiti e operatori della Rsa
Il rigraziamento. La sindaca Bosin e il presidente Fugatti, ieri alla casa di riposo accompagnati dalla banda e da numerose autorità. A fine mattinata l’inaugurazione della nuova ciclabile
Predazzo. La banda civica di Predazzo era solita salutare il paese la mattina presto della sagra di S. Giacomo ad iniziare dalla casa del sindaco, e successivamente accompagnare con il concerto in piazza la cerimonia di consegna da parte del Comune dei riconoscimenti ad alcuni cittadini che si sono distinti nel campo del volontariato. Ieri invece la sindaca Maria Bosin si è portata la banda e tutte le autorità civili e militari di Predazzo e della valle, oltreché il presidente della Provincia Fugatti, davanti alla casa di riposo per portare il saluto di tutta la comunità, e donare una targa di riconoscimento a ospiti e operatori.
La prima cittadina, rivolgendosi direttamente agli ospiti affacciati alle finestre, ha ricordato, a volte con la voce rotta dall’emozione che ha coinvolto anche qualche assessore, il contributo di tutti, compresa la Pat, quando la situazione alla Rsa di Predazzo era precipitata, con ospiti, infermieri e operatori tutti ammalati. «Credo che la comunità di Predazzo con questa presenza dia un forte messaggio di speranza per il futuro» gli ha fatto eco Fugatti, mentre il neopresidente della casa di riposo Renato Cemin, a nome del nuovo Cda, ha sottolineato come «la casa di riposo viva in simbiosi con la comunità, due polmoni che respirano in simultanea, e con un forte senso di appartenenza. È stata davvero una situazione di guerra – ha aggiunto – momenti terribili». Cemin ha voluto ringraziare soprattutto gli operatori «per aver sudato dietro le mascherine e i camici, per i turni sballati, ma soprattutto per la vicinanza, l’affetto e la cura dimostrati».
Dopo le parole del presidente della Comunità territoriale Giovanni Zanon e del parroco don Giorgio, e la lettura del nome di tutti gli ospiti deceduti, la sindaca ha consegnato al presidente della Rsa una targa con l’abbraccio di tutta la comunità «a tutte le persone della casa di riposo che hanno attraversato il doloroso periodo dell’emergenza Covid»:
dagli anziani ancora lontani dai loro affetti, a chi ci lavora, agli amministratori e a quelle persone giunte in aiuto, tra cui l’infermiera del 118 Nicoletta De Giuli che è stata vicinissima agli operatori in difficoltà.
Infine un benaugurante finale a sorpresa: gli auguri da parte di Cemin e di tutto il Cda alla centenaria Clara, l’ospite più anziana che ha superato brillantemente questo periodo di difficoltà.
Una chiusura significativa di una cerimonia in cui, più delle parole, hanno contato le emozioni, gli sguardi dall’alto degli ospiti e degli operatori, e i saluti dal basso di chi ha vissuto con loro le difficoltà di quei mesi terribili.
A fine mattinata le autorità hanno partecipato anche all’inaugurazione dell’attraversamento di Predazzo della pista ciclabile provinciale percorrendo in bici il tratto dal rio delle Pozze fino
al ponte dell’ex ferrovia, transitabile dopo 60 anni, dove c’è stato il taglio del nastro, sempre accompagnato daFugattilla banda “E. Bernardi”.