Il percorso per famiglie che porta al gigante Salvan 

Pozza di Fassa, sarà inaugurato domattina l’itinerario “illustrato” che conduce  all’opera che Franz Avancini ha realizzato con legno e materiali di recupero



POZZA DI FASSA. Che cosa c’è di più divertente di un itinerario con diversi indizi che portano alla meta? Su questo principio, ma anche sui concetti di sostenibilità e riciclo dei materiali è stato realizzato a Pozza “Alla ricerca del Salvan”. Si tratta di un percorso tematico, dedicato in particolare a bambini e famiglie, che s’inaugura domani alle 9.45 (ritrovo per tutti all’ufficio turistico di Pozza, con accompagnatore di territorio per la prima visita) e si sviluppa lungo il sentiero Sat n. 643 che s’intraprende vicino alla cabinovia del Buffaure (30 minuti circa a piedi) oppure dalla strada forestale de “La Frainela” (1 ora circa). Lungo l’itinerario s’incontrano cartelli con curiosità, in italiano e ladino, che fanno da preludio alla scoperta del Salvan: un’opera d’arte stupefacente che lascerà a bocca aperta gli escursionisti grandi e piccini.

Si tratta di un progetto ideato e realizzato da “63 Grammi”, ovvero Silvia Conotter - fondatrice de “Il Trentino Alto Adige dei bambini” (programma tivù e guida cartacea) - Francesco Avancini, l’artista autore del Salvan, e Michela Molinari, l’illustratrice dei cartelli lignei con gli indizi.

«Abbiamo unito le nostre tre differenti anime (si dice che l’anima pesi 21 grammi) e competenze - spiega Silvia Conotter - per creare progetti tematici che nel territorio regionale mancano. Grazie al mio lavoro, mi sono resa conto che l’offerta per le famiglie, in diversi casi, si assomiglia. Ecco perché noi puntiamo su progetti che mettano in risalto le tradizioni, le bellezze e le potenzialità locali e li realizziamo con materiali naturali e di recupero. Nel caso di Pozza, ci siamo concentrati su un’installazione sorprendente».

Queste finalità si sono incontrate con la volontà di offrire un percorso unico, collegato alle leggende fassane, che più di un anno fa (prima della fusione con Vigo nel Comune di Sèn Jan di Fassa) ha convinto il Comune di Pozza, in particolare l’ex assessore a sociale e pari opportunità Lucia Dellagiacoma (ora consigliera comunale), a dare fiducia a “63 Grammi” finanziando l’iniziativa con 8 mila euro.

«L’intento - spiega Dellagiacoma - è integrare la nostre passeggiate nei dintorni del paese con una che invogli i bimbi a camminare assieme mamma e papà. Naturalmente ci auguriamo la percorrano anche i valligiani: il Salvan di grandi dimensioni costituisce un’attrazione del bosco. Chissà che non sia il primo di altri percorsi simili».

Lo sviluppo dell’opera, che si integra bene nel bosco, misura quasi dodici metri, nello stile di “Franz”.

«Questo è il mio primo lavoro con fattezze umane - sottolinea Avancini - finora ho realizzato draghi, figure mitologiche o animali con cui l’osservatore, a volte, può interagire. Il Salvan, creato con legname locale, rami e piante del bosco e qualche pezzo di recupero come pezzi di bike per gli occhi, mi ha già dato soddisfazione perché, durante la settimana impiegata a costruirlo assieme a un amico, ho sentito solo commenti positivi da chi è passato sul sentiero e molti gli hanno già scattato foto».

Si tratta del primo lavoro dei “63 Grammi” in procinto, però, di inaugurarne in altre località trentine, corredati pure da libricini con le splendide illustrazioni di Michela Molinari.

«Ci auguriamo - conclude Silvia Conotter - di completare il lavoro di Pozza anche con la pubblicazione, ulteriore motivazione per i più piccoli per andare alla ricerca del Salvan».













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