«Gara di enduro perfetta: un successo di tutta Fassa»
Il bilancio. Enrico Guala, organizzatore della manifestazione di sabato sera, è soddisfatto «Dopo un mese vissuto ad alta tensione, adesso possiamo godere di un riscontro positivo»
Canazei. «Non sempre la “prima” di una gara mondiale riesce bene, ma “Met Val di Fassa Enduro World Series” è stata un successo corale, riconosciuto da rider, staff tecnici e quanti vi hanno preso parte», parola di Enrico Guala, organizzatore di Enduro World Series. Una grande soddisfazione è quella che si respira nella serata del 29 giugno a Canazei alla conclusione di una gara – vinta dallo statunitense Richie Rude, tra gli uomini, e da Isabeau Courdurier , per le donne - che è un risultato pienamente centrato per la Val di Fassa, dagli organizzatori locali di Fassa Bike, dall’Apt ladina, dalle società di impianti a fune e da quanti hanno contribuito a una manifestazione d’alto livello agonistico.
Un grazie collettivo
«Grazie al supporto di tutti gli attori coinvolti e al meteo particolarmente favorevole, adesso che è finita, posso affermare che è andato tutto bene. Finalmente ci possiamo godere il riscontro positivo, specie dopo un ultimo mese vissuto ad alta tensione, che però credo abbia contribuito al risultato finale», dice con orgoglio William Basilico a capo del comitato locale. Una prova internazionale sicuramente superata, che è un punto di arrivo, ma anche di partenza. «Dopo che addetti ai lavori e appassionati di tutto il hanno visto cosa offre la Val di Fassa, vorranno tornare e provare anche altri tracciati», sostiene Gualo. Il che risponde agli obiettivi del masterplan che, nei prossimi anni, dovrebbe far diventare la valle ladina una prestigiosa destinazione bike.
Un evento di richiamo
Ma, tornando alla gara del 29 giugno, è certo che il popolo dei runner (così si chiamano i professionisti e non dell’mtb) ha trasformato la Val di Fassa, in particolare Canazei, nella capitale dell’enduro. Non solo in occasione dell’EWS, ma anche nei giorni precedenti. Dal 26 giugno, infatti, i 450 concorrenti, lo staff organizzativo, tantissime case di bike, caschi, abbigliamento e attrezzature per l’mtb hanno fatto del cuore di Canazei – ma pure dei dintorni in quota – il paese delle due ruote. Le fasi finali della gara, poi, si sono svolte in centro su un tracciato appositamente costruito con “ostacoli”, salti e curve paraboliche che hanno reso appassionante il rush finale, tenendo incollato a bordo pista il pubblico. Tantissimi gli appassionati giunti per la sfida mondiale e anche i curiosi che si sono goduti le fasi più spettacolari della sfida. Senz’altro un nuovo target di turisti, giovani e sportivi, a cui la valle si rivolge con grande interesse.