Felicetti, penne lisce a ruba: effetto Covid o Report?

Predazzo. Riccardo Felicetti Ceo del Pastificio Felicetti di Predazzo, di questi tempi ha una certa confidenza con gli inviati di Sigfrido Ranucci, conduttore della trasmissione “Report”, in...



Predazzo. Riccardo Felicetti Ceo del Pastificio Felicetti di Predazzo, di questi tempi ha una certa confidenza con gli inviati di Sigfrido Ranucci, conduttore della trasmissione “Report”, in particolare con Bernardo Iovine che, dopo un servizio sul grano Senatore Cappelli, è ritornato la settimana scorsa sull’argomento pasta, smontando in 40 minuti, dopo averlo fatto per pizza, caffè, olio e cornetti, un altro teorema sul cibo, riallacciandosi al primo lockdown quando l’unica pasta rimasta sugli scaffali erano proprio le penne lisce.

Dunque, lisce o rigate? Questo il Focus con i maggiori chef italiani schierati con il partito della pasta liscia. Felicetti, nuovamente sentito da Iovine accanto a pastai, consumatori chef e addetti ai lavori, è stato di diverso parere facendo riferimento ai dati di vendita: «Rigate, non c’è storia, dieci a uno. Si attacca meglio il sugo». Dopo la trasmissione, ha rilanciato sui social con un post ironico a commento di una foto con le scatole di penne lisce Monograno del pastificio predazzano. «Gli scaffali delle penne lisce si sono svuotati in Fiemme. Effetto Covid o effetto Report?” Effetto Felicetti, ha commentato subito qualcuno. «In effetti dopo Report sono andato ad acquistarle», ammette un altro. Qualcuno replica dalla penisola, ma anche da Parigi: «Meno male che c’è la vendita online». E molti scoprono la raffinatezza delle penne lisce che cuociono anche più uniformemente di quelle rigate, come sostenne lo chef Gennaro Esposito la scorsa primavera e come hanno ribadito in molti, tra cui Oscar Farinetti fondatore di Eataly, a Report. Ma in val di Fiemme, stando a quanto emerge dai social, non hanno dubbi: liscia o rigata basta che sia Felicetti. F.M.













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