Duecento anni di ricordi in mostra per la “Musega”
Momento speciale a San Giovanni. Domenica la comunità ha festeggiato Santa Giuliana Processione e messa col vescovo Bressan. Benedetta da don Mainini l’installazione sulla banda
San giovanni di fassa/sèn jan. Due giorni fa, a Vigo, la comunità di Fassa si è riunita per due momenti speciali: la celebrazione di Santa Giuliana, patrona della Val di Fassa e la benedizione della mostra per i duecento anni della Musega da Vich. La festa è iniziata in paese con la Musega Auta Fascia che ha dato il via alla processione lungo la salita che porta al Ciajlir di Vigo, il colle su cui sorge la chiesa dedicata a Santa Giuliana. Qui a celebrare la messa quest’anno c’era l’arcivescovo emerito monsignor Luigi Bressan accanto a molti altri preti fra cui il parroco di San Giovanni don Andrea Malfatti, il parroco di Canazei e decano di Fassa don Mario Bravin, don Erminio Vanzetta e don Luciano Mainini.
Le ingiustizie del mondo
Durante la messa monsignor Bressan ha espresso parole di lode alla comunità di Fassa e non ha dimenticato le sofferenze e le ingiustizie nel mondo. «Noi cristiani – ha detto Bressan - non ci lasciamo appiattire in epoca di globalizzazione. Riuniti qui oggi in questa chiesa si dimostra che in questi anni i fassani non hanno fatto diventare la chiesa un monumento o un museo, ma un luogo di riflessione della religiosità ladina. Il Cattolicesimo è coraggio e determinazione, Santa Giuliana ha saputo testimoniare il suo amore per Dio sopra tutte le cose e anche se non è facile seguire il suo esempio, non si deve mai abbandonare la speranza».
Presenti c’erano molti gruppo folcloristici e identitari e fra le autorità c’erano: la procuradora del Comun general de Fascia Elena Testor; il vice presidente Francesco Pitscheider; il consigliere provinciale Luca Guglielmi; il sindaco di Sèn Jan Giulio Florian; la presidente dell’Istitu Cultural Ladin Lara Bruenl; il presidente dell’Union di Ladins de Fascia e la sorastanta della Scuola Ladina Mirella Florian.
200 anni di Musega da Vich
Dopo la funzione religiosa, i presenti sono stati invitati in centro paese, alla Ciasa Marmolada dove don Luciano Mainini ha benedetto la mostra per i 200 anni del gruppo bandistico più longevo di Fassa. Durante tutto l’anno proseguiranno vari festeggiamenti, uno dei più importanti quelli dell’8 maggio di quest’anno per il concerto di primavera e la presentazione del nuovo cd, ma già da oggi si è voluto a dare un segno importante di ringraziamento a tutta la comunità.
Durante il momento ufficiale sono intervenuti il sindaco Florian e la procuradora Testor, ma le parole più significative sono state quelle del presidente della Musega da Vich Donato Calligari. Egli ha spiegato del ritrovamento dei documenti che sancivano la nascita della Musega nel 1820, ma ha spiegato che già nel 1600 e nel 1700 le messe a Vigo erano arricchite con flauti e strumenti a corda. Ha ringraziato poi gli enti pubblici per il sostegno e tutti i componenti presenti e passati dai 15 agli 80 anni. Ha ringraziato anche i Paicenadores, i Campanari e le volontarie di Vigo per essere sempre presenti e vicini alla Banda. Ha chiuso dicendo che «noi abbiamo due fortune: suonare e fare compagnia alle persone. Noi proviamo una grande emozione quando suoniamo e speriamo che queste emozioni siamo capaci sempre di giungere a chi ci ascolta e alleviare per qualche minuto i pensieri e le preoccupazioni. Stateci vicino anche quest’anno».
©RIPRODUZIONE RISERVATA.