Cavalese in lacrime all’addio della mamma Flavia Vanzo
Il grande abbraccio della comunità. Una folla commossa ha riempito la chiesa dell’Assunta Aperto un conto corrente per raccogliere fondi per aiutare la giovane figlia Rebecca di 14 anni
Cavalese. Un grande abbraccio di fraternità e di affetto le hanno tributato ieri la collettività di Cavalese alla mamma Giovanna Bosin, al papà Giovanni e a Rebecca, la figlia quattordicenne di Flavia Vanzo, la sfortunata mamma che a soli 37 anni è stata strappata all’affetto della famiglia da un male che non le ha permesso di concretizzare le proprie aspirazioni. Tanta commozione e molti volti segnati dalle lacrime ieri durante le esequie celebrate nella parrocchiale dell’Assunta al Parco della Pieve. Tutti hanno voluto stare vicino ai famigliari, in particolare alla giovane Rebecca per cercare di lenire l’indicibile e l’incolmabile vuoto lasciato dalla mamma.
Tanti interrogativi
Nei primi banchi al fianco alla bara di legno chiaro, ricoperta di fiori erano seduti a fianco della mamma e del papà, anche il fratello Moreno il compagno di Flavia Franco, ma anche il papà di Rebecca Alessandro, che si sostenevano a vicenda. «Ma perché questa morte, perché mi hanno chiesto alcune persone domenica dopo la morte della nostra cara Flavia? – ha detto il celebrante, il decano di Fiemme don Albino Dell’Eva – La risposta io non gliel’ho saputa dare – ha aggiunto - ve la darà il Signore. A dire il vero la stessa domanda se l’era fatta anche Gesù sulla Croce con il suo lamento in aramaico “Eloi, Eloi, lama sabachthani” Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato. Subito dopo si vede una goccia d’acqua cadere dal cielo: sono le lacrime del Signore. Anche Dio ha pianto quando suo figlio era sulla croce - ha rimarcato il sacerdote – ma sono convinto che Dio ha versato qualche lacrima anche domenica quando Flavia sul letto dell’ospedale con a fianco tutti i famigliari se n’è andata da questa terra. Dio è al nostro fianco e vive le nostre sofferenze e la nostra disperazione».
I compagni di scuola
Il sacerdote ha ricordato anche il l’altro commovente episodio: le lacrime che uscivano dagli occhi di Flavia domenica quando stava per lasciare questo mondo. «Noi sappiamo, per chi ha fede – ha proseguito il sacerdote - che queste lacrime Dio le asciugherà e il suo corpo martoriato dalla malattia lo ha portato in cielo insieme alla sua anima. L’unico conforto per i cristiani – ha concluso il sacerdote viene dunque dalla fede». Al termine del rito funebre, molto vivo e partecipato c’è stato il saluto affettuoso dei compagni di scuola di Rebecca che hanno assicurato che la terranno sempre vicina e non le lasceranno mancare niente.
C’è stato anche la testimonianza affettuosa di una amica di Flavia che ha ricordato il suo sorriso, il suo bel garbo, ma anche la sua forza il suo coraggio nell’affrontare la malattia: «Un esempio straordinario per tutti». Si è saputo inoltre che attraverso i social è stata aperta una sottoscrizione con un numero di conto corrente alla Cassa rurale di Fiemme per raccogliere fondi per aiutare Rebecca, ora che non ha più la sua mamma che la guida e la sostiene. Un bel gesto che fa onore ai giovani e alle famiglie di Fiemme che anche in questa occasione dimostrano la loro sensibilità e umanità che va oltre le parole e i sentimenti.
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