Alla Magnifica servono 3 milioni
Per recuperare in fretta il legname dovrà accendere un mutuo
CAVALESE. Ultimo consiglio dei regolani della legislatura giovedì sera a Cavalese ancora senza i tre nuovi regolani eletti domenica: Franco Corso della regola di Cavalese, Floriano Bonelli della regola di Varena e Clemente Deflorian della regola di Tesero. Secondo lo statuto devono passare 15 giorni prima di presentare eventuali ricorsi dopo la nomina. Inoltre, prima che possano diventare operativi, ci dovrà essere anche la convalida da parte del Collegio di controllo. Solo dopo questi atti amministrativi obbligatori potrà essere riconvocato il consiglio dei regolani per la nomina dello Scario e del suo vice. Ma questo avverrà non prima della metà di gennaio.
L’assemblea ha quindi approvato l’anticipazione di cassa di 500 mila euro dal tesoriere per esigenze straordinarie legate ai fenomeni meteorici avversi di fine ottobre. Lo Scario Giacomo Boninsegna ha però anticipato che se si vuole recuperare in fretta il legname a terra e ridurre al minimo il suo deterioramento e deprezzamento economico, i 500 mila euro non sono sufficienti a pagare il lavoro. «Dagli ultimi accertamenti sappiamo che il legname della Magnifica abbattuto – ha detto lo Scario - ha superato i 250 mila metri cubi. Ci sono già una decina di aziende boschive della valle che stanno lavorando nei nostri boschi oltre ad altre che abbiamo trovato fuori. Se vogliamo riuscire a pagarle dobbiamo reperire fondi attraverso un mutuo con le banche per circa tre milioni. Abbiamo già presentato la richiesta ad alcuni istituti bancari di cui attendiamo l’offerta. Non sappiamo ancora quale sarà l’intervento della Provincia per cui noi cerchiamo di anticipare i tempi».
L’altro grosso problema sarà il reperimento di aree sufficientemente grandi per l’accatastamento del legname. Nella zona del vivaio forestale di Masi per fortuna ce ne sta parecchio, ha ricordato lo Scario, ma dovremo pensare anche ai collegamenti con tubazioni adeguate per innaffiarlo in continuazione al fine di rallentarne il deperimento. L’assemblea ha poi approvato il bilancio di previsione, illustrato dal regolano Renzo Daprà, che pareggia a 3 milioni 774 mila 300 euro, di cui 730 mila per la gestione dell’ente istituzionale. Le spese in conto capitale invece assommano a 110 mila euro. È un bilancio puramente tecnico, ha rimarcato Boninsegna, visto che spetterà al nuovo consiglio promuovere le linee guida e modificare i capitoli di spesa in base alle esigenze e alle necessità per il recupero del legname. Al termine lo Scario ha ringraziato tutti i regolani, in particolare l’ex vicescario Fontanazzi per il suo impegno nel far crescere la segheria.
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