Abbattuti 150 mila metri cubi di legname
Prima valutazione dei danni subiti dal patrimonio boschivo della Magnifica: sono stati persi 4-5 anni di “ripresa” normale
VAL DI FIEMME. Ingentissimi i danni causati dal vento al patrimonio boschivo in tutta la valle di Fiemme. La Magnifica ieri dopo un sopralluogo in elicottero ha quantificato in 150 mila i metri cubi di legame abbattuto, che corrisponde grosso modo a 4-5 anni di ripresa normale.
L’emergenza è finita, ma i Comuni e la Magnifica ora devono quantificare i danni causati e avviare un piano per il recupero del legname. I tecnici dell’ufficio forestale coordinati dal dottor Bertagnolli, l’amministratore delegato della segheria dottor Cattoi e i custodi forestali ieri mattina hanno sorvolato dalle 9 fino alle 13 con l’ elicottero la valle fino a Paneveggio per rendersi conto di persona dell’entità, ma anche della localizzazione geografica del bosco abbattuto e spezzato dal vento. Nel pomeriggio in un incontro nella sede della Magnifica con lo Scario Giacomo Boninsegna è stato fatto il punto.
Normalmente nella segheria della Magnifica a Ziano vengono segati circa 30-40 mila metri cubi all’anno.
«Stiamo studiando ora la possibilità di aumentare questo quantitativo - ha detto lo Scario, Giacomo Boninsegna - per far fronte a questa nova emergenza. E’ stato davvero desolante vedere il bosco dei vicini ridotto a brandelli in questo modo. Non siamo in grado ora di quantificare il danno materiale che è davvero molto elevato».
La Magnifica naturalmente sul bosco non è assicurata.
«Sul bosco non ci assicura nessuno – ha ammesso lo Scario - e dovremo provvedere al recupero con le nostre forze, anche se ci sarà data la possibilità di accedere ai contributi provinciali».
Il vento di questi giorni ha danneggiato in maniera impressionante anche le strutture alpestri dell’alpeggio di proprietà della Magnifica. I danni sono ingentissimi. Il sopralluogo in elicottero ha permesso di capire quante malghe sono state danneggiate dal vento.
E’ stata soperchiato l’agritur di malga Cadinello e la stalla della malga di Cazorga in val Cadino, la stalla di malga Lagorai, la stalla e la malga di Toazzo, che è di proprietà del comune di Panchià, ma che è gestita dalla Magnifica. E’ stata seriamente danneggiata anche la stalla a Malga Pozza nel Comune di Moena.
«Sulle strutture alpestri per fortuna siamo assicurati- ha ammesso lo Scario - ma dovremo ripartire di nuovo con i lavori di progettazione di sistemazione, senza contare gli interventi che dovremo fare alle strade boschive danneggiate da smottamenti e da frane. Dovremo lavorare senza sosta per arrivare per lo meno a quantificare i danni prima dello scadere del mandato, che terminerà al 16 di dicembre con le nove elezioni».