Feste di Natale e Covid, ecco le raccomandazioni dell’Azienda sanitaria: anche in casa levatevi le mascherine solo a tavola
Limitare baci e abbracci, tenere i bambini lontani dagli anziani, arieggiare ogni 20 minuti. Ed evitare di essere più di dieci per avere lo spazio adeguato
TRENTO. Ancora un Natale stranissimo, un Natale tra speranza e paura per un virus che continua maledettamente ed essere tra noi, a influenzare le nostre vite.
E in vista delle feste natalizie, ad iniziare proprio dal Natale per proseguire con le cene e i pranzi che porteranno al Capodanno, l’Azienda sanitaria ha diffuso una nota con le principali regole da seguire per una festa in sicurezza.
«Vista l’attuale situazione epidemiologica in peggioramento è importante seguire alcune indicazioni di base per poter comunque trascorrere il più serenamente possibile queste festività natalizie», viene detto dall’Apss in una nota.
I contagi sono in aumento soprattutto nelle fasce d’età più giovani e con maggiori relazioni sociali. È quindi fondamentale che le persone con sintomi similinfluenzali (tosse, raffreddore, congiuntivite, mal di testa etc.) evitino di partecipare a pranzi e cene con amici e parenti. Al momento dell’incontro è bene limitare baci e abbracci, soprattutto in presenza di persone anziane e fragili.
Per i pranzi e le cene è utile rispettare queste raccomandazioni:
disinfettare le mani prima di entrare in una casa dove si è ospiti e prima di mettersi a tavola;
limitare i commensali ad un massimo di 10 persone (seduti se possibile a distanza di un metro l’uno dall’altro);
tenere se possibile bambini e ragazzi separati o lontani dagli anziani e persone fragili (magari con un tavolo a parte);
utilizzare la mascherina anche negli ambienti chiusi togliendola solo quando si mangia;
arieggiare la stanza almeno ogni 20 minuti per favorire il ricircolo dell’aria (se non è possibile tenere sempre due finestre leggermente aperte).
In generale è bene prestare particolare attenzione ai contatti con parenti e amici che vengono da altri territori e di cui non si conoscono eventuali contatti.
«Si ricorda infine che un tampone negativo su un soggetto asintomatico non dà certezza ed è quindi necessario mantenere sempre tutte le norme di comportamento anti contagio», conclude l’Azienda sanitaria.