Femminicidio di Silandro, dopo la denuncia Omer Cim «cercò con insistenza una pistola e comprò un coltello da caccia»
Il capitano Nasta depone in aula: «Celine Frei Matzohl venne uccisa in quattro minuti»
BOLZANO. «L'assassinio di Celine Frei Matzohl si è consumato in quattro minuti. Tra le 18.53, quando ha chiuso la telefonata con la madre, e le 18.58, quando il suo ex compagno, Omer Cim, viene inquadrato dalle telecamere di videosorveglianza nel vialetto di casa, con la mano destra nascosta in un sacchetto di carta». È uno dei passaggi chiave della deposizione del capitano Ferdinando Nasta, comandante del Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Bolzano, sentito oggi nell'aula della Corte d'assise in qualità di testimone dell'accusa.
Nasta, «sulla base di quanto emerso dalle attività investigative» dei mesi successivi al delitto, commesso il 12 agosto 2023 nell'appartamento di Cim a Silandro, ha ricostruito l'«escalation» di violenza del mese precedente, quando gli venne notificato l'avviso della denuncia che Frei Matzohl aveva sporto contro di lui per maltrattamenti.
Cim, ha spiegato Nasta, «si era messo alla ricerca insistente di una pistola con silenziatore, e in un'armeria di Silandro, aveva comprato un coltello da caccia». Prima del delitto aveva svuotato l'appartamento, gettando nel bidone del vicino di casa «quattro sacchi di plastica con vestiti, oggetti personali e passaporto. Sigillati come reperti di polizia».
In casa c'erano solo il coltello e altri tre strumenti da taglio e 2.500 euro in contanti «con i quali voleva organizzare una festa di compleanno per Frei Matzohl».