Evasione fiscale, sequestrati beni per 400.000 Euro a una società di Levico
Un rivenditore di autoveicoli di Levico Terme non ha dichiarato per cinque anni oltre 1,2 milioni di Euro di imposte dirette e Iva
TRENTO. I Finanzieri della Tenenza di Borgo Valsugana, al termine di una verifica fiscale, hanno sequestrato conti correnti e beni immobili per un valore totale di oltre quattrocentomila euro, corrispondenti all’IVA e alle imposte dirette evase da un rivenditore di autoveicoli di Levico Terme, che per cinque anni, dal 2011 al 2016, ha completamente omesso di dichiarare i propri redditi per un totale di circa 1,2 milioni di euro.
Al termine dei controlli tributari è risultato che la società aveva omesso di presentare per cinque anni le dichiarazioni ai fini delle imposte dirette e dell’Irap, per un totale di 1.113.663,00 euro e la dichiarazione IVA per complessivi 227.039,00 euro, oltre a non aver tenuto le scritture contabili obbligatorie previste dalla normativa tributaria.
Durante l’attività di verifica, per evitare che alcuni beni potessero essere confiscati dagli Enti di riscossione quale forma di pagamento delle imposte non dichiarate, il titolare dell’impresa A.P., 44 anni, trentino, aveva simulato la compravendita di un’automobile intestata alla società con una ditta di Verona, il cui socio unico è la moglie.
A.P., è stato quindi denunciato non solo per il reato tributario di omessa dichiarazione, che prevede pene detentive da un anno e sei mesi a quattro anni se gli importi non dichiarati per ogni anno superano i cinquantamila euro, ma anche per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte nella forma aggravata, con pene fino a sei anni.
Le Fiamme Gialle, per assicurare alla collettività le risorse sottratte al Fisco, si sono avvalse del “sequestro per equivalente”, una misura cautelare che “congela” mediante sequestro, per la successiva confisca, i beni di cui dispongono gli autori di reati tributari in misura equivalente all’ammontare delle imposte evase; il G.I.P. di Trento ha disposto il sequestro di valori per 434.408,19 euro, corrispondenti all’Ires e all’Iva evase nel tempo dalla società di Levico.
L’attività di snidamento dell’evasione e di recupero delle imposte non pagate, svolta dall’Amministrazione Finanziaria e, in particolare, dalle Fiamme Gialle, nell’ambito della Provincia Autonoma di Trento, va a tutto vantaggio dei cittadini trentini, poiché per legge il 90% delle imposte raccolte rimane sul territorio, per garantire la consistenza del bilancio provinciale e il finanziamento delle politiche di sviluppo e di crescita locali.