Elettrificazione della Valsugana, si parte: sì della Provincia al tratto Trento-Borgo
Addio ai treni alimentati a gasolio su 43 chilometri di linea. Tonina: «Passo necessario verso una mobilità sostenibile». I nodi del lungolago di Caldonazzo e del viadotto in pietra a Trento
TRENTO. Passare da treni alimentati a gasolio a quelli a trazione elettrica. La giunta provinciale di Trento ha dato il via libera oggi (28 ottobre) al rilascio della compatibilità ambientale per il lotto 1 dell’elettrificazione della linea Trento-Bassano del Grappa (tratto dal capoluogo a Borgo Valsugana est). L’opera dovrebbe essere completata tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.
Nello specifico, il progetto prevede l’elettrificazione di circa 43,7 chilometri di linea, interventi locali sulle gallerie (San Rocco e Albi), due nuove sottostazioni elettriche in località Caldonazzo e Borgo e una nuova cabina TE (trazione elettrica) nel piazzale dell’esistente sottostazione elettrica di Trento.
“L’elettrificazione oggi è un passo necessario per garantire nel tempo anche vantaggi soprattutto per la mobilità sostenibile favorendo la connessione tra la Valsugana e le altre linee ferroviarie”, ha detto il vicepresidente e assessore all’ambiente Mario Tonina. “Il passaggio da treni alimentati a gasolio a quelli a trazione elettrica avrà poi un impatto positivo, riducendo le emissioni inquinanti che incidono sui cambiamenti climatici. Si favorirà inoltre la svolta da una fonte di energia fossile ad una fonte in larga parte rinnovabile come l’elettricità”.
Del parere della Provincia fanno parte integrante le indicazioni dei Comuni, delle strutture provinciali e degli enti di gestione delle aree naturali protette nel cui territorio è prevista la realizzazione del progetto. Il documento conclusivo dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente ha infatti raccolto e sintetizzato gli elementi che riguardano le questioni ambientali che interessano la realizzazione. Tra i diversi elementi, è stato acquisito il parere congiunto dei Comuni di Pergine Valsugana, Civezzano, Caldonazzo, Calceranica al lago e Levico Terme, che hanno richiesto un confronto e avanzato proposte alternative volte alla mitigazione dell’impatto nei punti più sensibili del territorio. Inoltre, dall’istruttoria e in particolare dal Servizio urbanistica e tutela del paesaggio, sono emerse ulteriori indicazioni volte nella stessa direzione.
Due sono i nodi centrali: il tratto lungo il lago di Caldonazzo, dove la ferrovia si frappone tra la ciclabile e la Sp1; il secondo riguarda il tratto dell'imponente viadotto ferroviario ad arcate in pietra di fine Ottocento che attraversa la città di Trento.
Il documento sarà dunque trasmesso al Ministero della transizione ecologica, competente al rilascio della compatibilità ambientale del progetto, che potrà valutare gli elementi contenuti nei pareri e richiedere eventuali integrazioni progettuali.
La prima fase del progetto conta sull’attuale disponibilità finanziaria di 60.000.000 euro, relativi all’elaborazione del progetto preliminare dell’elettrificazione di tutta la linea Trento-Bassano, la progettazione e realizzazione del sistema di controllo marcia treni (SCMT) sull’intera tratta e la progettazione-realizzazione da Trento a Borgo est (lotto 1).