raggiri

Donna truffata a Riva: la polizia arresta due giovani. Recuperati 10mila euro e gioielli

Si erano spacciati per avvocati, fermati nel bresciano: sono accusati di diversi colpi. La 74enne aveva consegnato tutti i suoi gioielli compresa la fede nuziale (nella foto la refurtiva recuperata dalla polizia)



TRENTO. La polizia di Verona ha arrestato in flagranza due cittadini italiani, rispettivamente di 26 e 30 anni, nell'ambito di un'indagine per truffa aggravata commessa nella tarda mattinata a Lumezzane (in provincia di Brescia) ai danni di un'ottantenne.

I due - informa la Questura di Trento - sono ritenuti responsabili anche di due truffe, commesse con modalità simili, a Casaleone (in provincia di Verona) e a Riva del Garda (Trentino), il 4 e 5 dicembre scorsi. L'indagine e l'individuazione dei presunti responsabili delle truffe è stata condotta dal personale della Squadra mobile di Brescia e di Verona, in collaborazione con il Commissariato di Polizia di Riva del Garda.

La prima segnalazione è partita dal Trentino, dove il 5 dicembre scorso gli agenti sono intervenuti per una truffa ai danni di una 74enne. La donna era stata convinta telefonicamente da un sedicente avvocato dell'avvenuto arresto del fratello ad opera dei carabinieri, consegnando denaro e tutti i gioielli (tra cui la fede nuziale) per assicurarne la liberazione.

Le prime investigazioni hanno permesso di rintracciare il veicolo dei due giovani in provincia di Brescia.  I successivi approfondimenti condotti dal personale della Squadra mobile di Brescia hanno consentito di individuare i presunti autori di reato, dopo una seconda truffa perpetrata, con la stessa modalità, nel Comune di Lumezzane. Durante le attività operative è stato anche appurato che i due si erano resi responsabili di un'altra truffa, commessa il 4 dicembre a Casaleone ai danni di una 72enne. Dopo un lungo pedinamento, sono stati fermati dalla Squadra mobile di Verona in una struttura ricettiva del Comune scaligero. Con l'arresto, sono stati recuperati anche i gioielli e il denaro sottratto alle vittime, trovati all'interno dell'auto utilizzata da due giovani. Complessivamente, sono state rinvenute banconote per circa 10.000 euro e 77 gioielli, principalmente in oro. Il 26enne e il 30enne sono stati trasferiti presso il carcere di Montorio a Verona. La refurtiva verrà restituita nei prossimi giorni. 













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