Depressione: in Trentino i più colpiti sono donne, disoccupati, casalinghe e pensionati
Hanno sintomi 19 mila persone, il 4% della popolazione. Malessere in un giovane su 10 (foto Ansa)
TRENTO. In Trentino ci sono 19mila persone con sintomi depressivi (il 4% della popolazione). Se si considera la platea adulta dai 18 ai 69 anni, i sintomi depressivi sono evidenti soprattutto nelle donne (il 7% contro il 3% degli uomini), nelle persone con difficoltà economica (10% rispetto al 3% di chi non ha difficoltà economiche), nei disoccupati, nelle casalinghe e nei pensionati (11% rispetto al 4% di chi lavora) e nelle persone che vivono sole (9% rispetto al 5% di chi vive con qualcuno). Si tratta di percentuali rimaste stabili negli anni.
Il 77% delle persone con sintomi depressivi ne ha parlato con qualcuno. Sono soprattutto le donne a esternare il loro disagio (84% rispetto al 60% degli uomini). In generale si osserva un aumento della percentuale di richiesta di aiuto, che negli anni precedenti il 2020 si assestava attorno al 65%.
Oggi circa la metà delle persone con difficoltà si rivolge ad un professionista. La depressione influisce negativamente sulla percezione della propria salute e delle capacità funzionali: solo 29% delle persone con sintomi di depressione considera molto buona o buona la propria salute rispetto all'80% di chi non presenta sintomi di questo tipo.
Chi ha problemi di salute mentale tende con maggior probabilità ad avere comportamenti poco salutari. Un giovane su 10 tra gli undici e i 17 anni mostra sintomi di depressione. Le ragazze sono più a rischio di avere sintomi depressivi (il 15% rispetto al 5% dei maschi) e di sentirsi "giù di morale". In generale, il 53% delle ragazze riporta una condizione di malessere rispetto al 28% dei ragazzi. A ogni età le ragazze in condizioni di malessere sono di più dei coetanei maschi. Avere difficoltà a parlare con i genitori, non sentirsi sostenuti dalla famiglia e dagli amici aumenta il rischio di avere sintomi depressivi.