Dalle preoccupazioni di Kompatscher e Ianeselli alla soddisfazione di Fugatti: così Trento e Bolzano hanno accolto la vittoria di Trump
Umori contrastanti per il ritorno del tycoon alla Casa Bianca: sullo sfondo la minaccia dei dazi sulle importazioni dalla Ue
IL VOTO Una cavalcata trionfale
L'AUTOPROCLAMAZIONE «Sono il 47° presidente»
TRENTO/BOLZANO. La vittoria di Donald Trump alle elezioni Usa viene salutata con umori contrapposti in Regione. Se c’è chi, come il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, sottolinea i motivi di preoccupazione legati al ritorno del tycoon alla Casa Bianca, a partire dalla promessa introduzione di dazi sulle importazioni dalla Ue, c’è chi, come il suo collega trentino Maurizio Fugatti, vi legge un momento storico. Punti di vista.
Arno Kompatscher: "Il risultato era purtroppo nell'aria. In momenti di crisi, quando la gente è preoccupata, in ansia, spesso tende a votare per chi presenta soluzioni facili anche per problematiche complesse, soprattutto chi promette di rafforzare l'economia e di garantire reddito e stabilità alle famiglie. Il tema principale è stato infine quello e non altri, come pensavamo noi in Europa, osservando dall'esterno. Gli americani sono molto preoccupati per l'inflazione e il risultato netto di Trump è anche dovuto a questo. Ovviamente la conseguenza sarà un maggiore isolazionismo da parte dei Stati Uniti. L'America first sicuramente avrà conseguenze anche su diritti civili e su altre tematiche, perché sarà una politica marcatamente di destra. Oltre a questo, però, bisogna pensare agli effetti globali. L'introduzione di dazi, come Trump ha già annunciato, potrebbe avere effetti devastanti sull'economia globale. Ci si domanda inoltre cosa sarà ora fatto di concreto contro il cambio climatico. L'Europa è chiamata adesso a unire le proprie forze e fare gioco di squadra per essere competitiva a livello mondiale, non solo sul fronte economico, ma anche sul fronte dei propri valori.
Maurizio Fugatti: "Desidero rivolgere le mie congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, in occasione della sua elezione. La alta partecipazione al voto degli elettori americani è un grande segno di democrazia e di partecipazione popolare per nulla scontato in questo momento storico. Questo voto rappresenta un momento di grande importanza per il mondo intero e ci auguriamo che questa nuova amministrazione possa favorire un clima di stabilità e collaborazione. L'auspicio è che questa nuova fase politica possa portare dialogo, cooperazione e progresso nelle relazioni internazionali, promuovendo la pace e lo sviluppo là dove in questo momento regnano incertezze e sfide difficili.
Franco Ianeselli, sindaco di Trento: "Gli elettori di Donald Trump, la maggioranza negli Stati Uniti, non sono 'spazzatura', come li ha definiti Joe Biden. Sono persone arrabbiate da riconquistare a un'idea liberale di democrazia".
Julia Unterberger, presidente del Gruppo per le Autonomie: "La vittoria di Trump impone all'Europa di diventare finalmente adulta: costruzione della difesa comune, superamento del principio di unanimità, una sempre maggiore integrazione sulle politiche fiscali ed economiche. E, come mi auguro, nessun cedimento o rinuncia sulla transizione ecologica. Se Trump continuerà a essere quello di sempre c'è ben poco di cui sperare: gradualmente l'Ucraina sarà lasciata al suo destino, verranno imposti dazi alle importazioni, andrà in soffitta qualunque impegno americano nel contrasto alla crisi climatica, verranno colpiti i diritti civili e quelli delle donne. Per l'Europa è davvero l'ultima chiamata: o impara finalmente a fare da sola o sarà l'agnello sacrificale di questo disegno”.
Achille Spinelli, assessore alla sviluppo economico della Provincia di Trento: "Esprimo soddisfazione per la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane. Negli anni passati sotto la sua presidenza le cose andavano meglio rispetto ai tempi più recenti che abbiamo vissuto. Pragmaticamente, perciò, c'è da essere lieti. Sia per l'economia sia per il suo impegno, molto netto nelle prime parole, contro le guerre. Auguri di buon lavoro da tutte le persone di buona volontà".
Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d'Italia, Noi Moderati, Maie: "Sono felice per la vittoria del neo Presidente Trump, che ho sostenuto anche 8 anni fa. Il popolo americano ha parlato in modo chiaro e molto deciso assegnando al 47 esimo presidente una vittoria schiacciante che nessuno aveva voluto prevedere non sapendo ascoltare il cuore profondo degli Usa e regalandogli quella rivincita che tutti i neocon del mondo attendevano con trepidazione. I repubblicani vincono nel voto popolare, riconquistano anche il Senato e vincono alla Camera e sappiamo quanto valga per la rapidità delle decisioni avere la maggioranza nel Parlamento. Una vittoria storica anche perché tutti gli strati della popolazione si sono espressi in favore di Trump, una vittoria per l'Occidente che potrà finalmente ritornare protagonista nel mondo, lavorando in primo luogo per la pace e per un'economia forte. Condivido molto le parole del nostro premier Giorgia Meloni quando sottolinea che l'alleanza dell'Italia con gli Stati Uniti è incrollabile e che con Trump crescerà e si rafforzerà ancora. Sono solita dire che non è un caso che right in inglese significhi diritto, giusto ma anche destra. Ecco, oggi si è affermata la destra americana e quindi mondiale, una grande responsabilità che sono certa non verrà mai tradita e che sarà coronata da un grande successo che porterà pace e neo prosperità ".