L’appello

Dalle Donne democratiche del Trentino solidarietà alla vittima di Non Una Di Meno: ecco la lettera

Il focus è spostato sul quanto effettivamente la cultura patriarcale sia radicata, ma anche sulla necessità di implementare un’educazione che possa prevenire tristi e terribili episodi come quello presentato dal gruppo trentino di Non una di meno 
 



TRENTO. Arrivano parole di vicinanza dalle Donne democratiche del Trentino alla «compagna vittima», portata all’attenzione del grande pubblico dal ramo locale di Non una di meno. Via Instagram era stata lanciata una denuncia shock: "Una compagna vittima di stupro". 

Di seguito la lettera per esteso: 

«Le donne democratiche del Trentino esprimono piena solidarietà e vicinanza alla compagna di Non una di Meno Trento vittima di stupro e a tutte le attiviste. 

Siamo di fronte all’ennesimo gesto di violenza di un uomo nei confronti di una donna. Un uomo che si sente di poter agire senza consenso, con la prepotenza di chi si sente padrone del corpo di una donna».

 

«Sentiamo forte la frustrazione di un atto di violenza compiuto da “un alleato”, un uomo che ha abitato le nostre piazze, che pensavamo sensibilizzato alle nostre lotte, alle nostre rivendicazioni e che, invece, si è manifestato come un ipocrita nemico  delle donne».

 

«Questo ci interroga tutte su quanto sia radicata la cultura patriarcale e sulla necessità di smascherare questa ipocrisia da parte di chi si dice vicino alle nostre istanze ma, in realtà, non ne capisce il senso, e a volte neanche le basi. Questa denuncia ci fa pensare a quanto debba essere radicale e profonda la discussione tra gli uomini e con gli uomini per cambiare la mentalità patriarcale».

«Siamo determinate nel continuare a ribadire che lo stupro e tutte le forme di violenza compiute dagli uomini contro le donne hanno radici nella cultura patriarcale e che queste radici  vanno sradicate attraverso un piano di educazione serio e strutturale che parta dalla scuola, ma che attraversi  tutti i settori della società».

«Questo fatto è la cartina tornasole del "tempo perso" e della scelta scellerata di non  programmare dei corsi sull’educazione di genere strutturali in tutte le scuole di ordine e grado  e che amplifica quindi  un'assenza e ritardo culturale, di cui il caso in oggetto è amara testimonianza e oggi privo di strumenti necessari per porvi freno… Confidiamo che la compagna possa avere la giustizia.  Coinvolge tutti e tutte e ognuno/a di noi». 

Le Donne democratiche del Trentino sono una “realtà autonoma di discussione e di elaborazione delle politiche orientate alla parità di genere, mezzo per incidere sui temi della valorizzazione femminile in ogni ambito politico, culturale, sociale ed economico”

 

Si tratta di un’articolazione territoriale di una rete nazionale, composta da iscritte ma anche non iscritte al Partito Democratico”, che “vuole offrire un luogo di dibattito e di elaborazione delle politiche di genere, di promozione del pluralismo culturale, di scambio tra le generazioni, di formazione politica, di elaborazione di proposte programmatiche, di individuazione di campagne su temi specifici”. 

(In foto la manifestazione di Non Una di Meno a Trento, dello scorso 8 marzo)













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