Dalla casa ai concorsi, dagli appalti all’urbanistica: in aumento i ricorsi al Tar di Trento, 204 nel 2024
I dati dell’attività dell’anno passato sono stati illustrati in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025. Due procedimenti per i grandi carnivori
TRENTO. Sono stati 204 i ricorsi presentati al Tar di Trento nel corso del 2024, 29 in più di quelli registrati nel 2023. I ricorsi definiti sono stati 195, per un totale di 190 sentenze e venti provvedimenti cautelari, mentre quelli ancora pendenti 96.
Lo ha reso noto la presidente del Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento, Alessandra Farina, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, tenutasi al castello del Buonconsiglio.
La maggior parte dei ricorsi hanno riguardato le materie edilizie (38), seguiti da accesso ai documenti (16), le questioni in materia di previdenza e assistenza (16), l'ambito legato agli stranieri (12), gli appalti di servizi pubblici (12), urbanistica (11), i concorsi (8) e le questioni relativi e a militari (8), sicurezza pubblica (7), pubblico impiego (7) e ambiente (7).
Due, invece, i ricorsi relativi alla gestione dei grandi carnivori in Trentino.
«Tengo a sottolineare che in merito al ricorso sulla data delle elezioni comunali abbiamo voluto dare una risposta immediata, ma non per questo meno approfondita». Lo ha ribadito oggi Alessandra Farina, presidente del Tar di Trento, a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2025.
Farina, presidente del Tar di Trento: «Sulla data delle elezioni risposta immediata ma approfondita»
Per quanto riguarda le amministrazioni pubbliche, 87 casi hanno coinvolto la Provincia autonoma di Trento, 37 l'Inps, 19 il Ministero degli interni, 18 il Comune di Trento, 15 la Questura e 16 Ministero dell'economia e Regione Trentino Alto Adige. I magistrati in servizio sono quattro, di cui due togati e due componenti laici ( a fronte di un organico previsto di sei magistrati).
I tempi medi per la definizione dei ricorsi sono 81 in tema di appalti e 105 per quelli ordinari. "Da tempo la composizione del Tribunale è ridotta a quattro componenti, due giudici togati e due giudici laici, la quale, pur se consente il funzionamento assicurando sempre la composizione dei collegi giudicanti, come previsto, con due magistrati togati e un componente laico, non può rischiare, come avvenuto in un recente passato, di veder ridotta tale composizione con la presenza di un solo componente laico, la cui eventuale assenza creerebbe evidenti difficoltà. Attualmente non è possibile sostituire il componente laico con un togato", ha specificato Farina.