Covid, studio di Fbk: ecco perché è molto più pericoloso per gli anziani
Sintomi nel 65% dei casi sopra 80 anni, solo del 18% sotto i 20. Per le donne rischio di malattia critica inferiore della metà rispetto agli uomini
TRENTO. La probabilità dello sviluppo di sintomi nei casi di infezioni da Sars-Cov-2 spazia dal 18% tra le persone con età inferiore ai 20 anni al 65% di quelli di età maggiore o uguale a 80 anni. Lo riporta uno studio epidemiologico della Fondazione Bruno Kessler (Fbk) di Trento, pubblicato sulla rivista scientifica "Jama network open".
La ricerca, il cui primo autore è Piero Poletti, del centro di ricerca "Health emergencies", ha definito i tassi di sviluppo dei sintomi respiratori e febbre legati all'infezione, in relazione all'età e al sesso. La ricerca fornisce le stime sulla probabilità di sviluppare dopo l'infezione sintomi critici tali da richiedere il ricovero in terapia intensiva o da portare alla morte del paziente.
Lo studio si basa su una coorte di 5.484 individui identificati e isolati durante le operazioni di tracciamento dei contatti tra febbraio e aprile 2020 in Lombardia. Tutti i contatti sono stati monitorati giornalmente.
Dai dati analizzati, è emerso che il 26% dei soggetti infetti sotto i 60 anni ha sviluppato sintomi o febbre uguale o superiore ai 37,5 gradi centigradi. Il 6,6% degli infetti sopra i 60 anni ha sviluppato malattia critica. Il rischio di malattia critica è risultato inferiore del 53% nelle donne rispetto agli uomini.