Covid, il Ministero boccia l’obbligo dei test nelle scuole altoatesine
L'ordinanza di Kompatscher impone la Dad agli alunni che non aderiscono ai tamponi fai da te. Il ministero dell’Istruzione: «Il quadro legislativo non prevede la possibilità di subordinare la fruizione in presenza dei servizi scolastici all’effettuazione obbligatoria di screening diagnostici»
BOLZANO. Roma boccia l'obbligatorietà dei test nasali nelle scuole in Alto Adige. Secondo un'ordinanza del governatore Arno Kompatscher, gli alunni che non aderiscono ai tamponi fai da te passano automaticamente in Dad.
«L'attuale quadro legislativo nazionale - precisa ora però il ministero dell'Istruzione - non prevede la possibilità di subordinare la fruizione in presenza dei servizi scolastici all'effettuazione obbligatoria di screening diagnostici».
Diversa invece la valutazione degli «screening su base volontaria, finalizzate ad accrescere la sicurezza dello svolgimento dell'attività didattica».
«La circolare del Miur non modifica l'attuale base giuridica», è la risposta del governatore altoatesino Arno Kompatscher, che ribadisce la validità della sua ordinanza. «La circolare - aggiunge il presidente della Provincia autonoma - evidenzia che a livello statale non ci sono ordinamenti che prevedono l'obbligatorietà dei test. La base giuridica è rappresentata da un'ordinanza provinciale, tuttora in vigore. Le normative statali, più volte e in modo esplicito, prevedono provvedimenti specifici locali in determinanti situazioni. Per questo motivo l'ordinanza provinciale è pienamente conforme alle normative statali».