L'EMERGENZA

Coronavirus, primo caso sospetto di «variante inglese» in Alto Adige

Gli artigiani: “Servono maggiori sostegni ai settori colpiti”. Rischio di un nuovo lockdown



BOLZANO. In Alto Adige scoperto il primo caso sospetto di variante inglese. L’ha comunicato ieri, mercoledì 3 febbraio, in consiglio provinciale Thomas Widmann: «In giornata è attesa la conferma». Il campione è stato analizzato in un laboratorio d’Oltrebrennero convenzionato con l’Asl.

Così l’assessore: «Il virus circola ormai da un anno e non potevamo pensare che le mutazioni non toccassero anche la nostra provincia».

Continua intanto a tenere banco l’argomento di un possibile lockdown in Alto Adige.

I vertici dell'associazione artigiani lvh.apa, che hanno partecipato al meeting online tra il Presidente della Giunta Provinciale Arno Kompatscher e le parti sociali si sono schierati contro una chiusura intersettoriale nelle prossime settimane. Il presidente lvh.apa Martin Haller ha proposto di effettuare un numero ancor più elevato di test in particolare nelle scuole, dove purtroppo si registrano costantemente nuovi contagi.

Al fine di garantire una maggiore sensibilizzazione della popolazione, sarebbe al contempo importante un'analisi più approfondita sulle possibili fonti e sui possibili momenti di contagio.

"Contestualmente credo sia giusto appellarsi allo spirito di responsabilità di ognuno: evitiamo grandi assembramenti di persone anche nel tempo libero e negli incontri privati. Purtroppo è proprio in questi ambiti che si registrano i principali pericoli in termini di contagi," così Haller.

Il presidente di lvh.apa ha infine richiesto un sostegno per i settori maggiormente colpiti dalla pandemia.













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