Coronavirus, incubo zona rossa fino al 12 aprile per il Trentino
La nostra Provincia indicata fra quelle costrette alle misure più rigide. Ma Fugatti frena: “I dati arriveranno domani”
TRENTO. Sul Trentino pende ancora la spada di Damocle della zona rossa. Secondo indiscrezioni di stampa potrebbe restarci fino a lunedì 12 aprile, facendo svanire l’illusione – alimentata nei giorni scorsi da un lieve calo dei contagi – di tornare in arancione. Con la nostra provincia anche il Friuli Venezia Giulia, l'Emilia-Romagna, il Piemonte, la Provincia di Trento, le Marche, la Lombardia e la Puglia, che sono già rosse, alle quali si aggiungerebbe la Val d’Aosta.
Lo afferma il sito repubblica.it. Ma il governatore Maurizio Fugatti non conferma: “I dati ufficiali arriveranno domani. Per ora non si sa nulla”, dice. Stasera dovrebbero conoscersi gli aggiornamenti su indice Rt e incidenza settimanale.
Martedì Fugatti aveva dichiarato che lo spostamento del Trentino in zona arancione “dipenderà, come sappiamo, dal parametro dell’incidenza dei contagi, un parametro introdotto recentemente ma divenuto centrale nella classificazione dei territori. Se i numeri dei prossimi due giorni saranno inferiori a quelli di oggi, potremo sperare in un passaggio del Trentino a zona arancione e quindi anche nell’apertura delle scuole”.
I dati di ieri non sono stati incoraggianti, con un numero di nuovi contagi schizzato a quota 308. L’obiettivo infatti è di scendere sotto la media settimanale di 250 ogni 100 mila abitanti. Decisivi saranno, probabilmente, i casi positivi di oggi, che si conosceranno nel pomeriggio. (l.m.)