Coronavirus, Giunta provinciale trentina in quarantena volontaria, salta il consiglio
In mattinata era stata comunicata la presenza di un caso positivo nello staff della Giunta
TRENTO. La conferenza dei capigruppo oggi pomeriggio, su proposta del presidente Walter Kaswalder, ha deciso di revocare la tre giorni consiliare prevista in presenza per domani, mercoledì e giovedì. Motivo di questa decisione la scelta dei componenti della Giunta di rimanere in quarantena volontaria fino a mercoledì, quando presidente e assessori verranno sottoposti al tampone Covid. Scelta che non permette quindi ai componenti dell’esecutivo di essere presenti in aula per affrontare la discussione dell’ordine del giorno del Consiglio.
L’assessore Mario Tonina - rispondendo a Ugo Rossi del Patt il quale ha affermato che nel comunicato ufficiale della Giunta non si parlava della necessità della quarantena - ha affermato che i componenti della Giunta, per senso di responsabilità e su suggerimento dei medici, hanno annullato tutti gli impegni in presenza in attesa del tampone. Il vicepresidente ha ricordato ai capigruppo che alla riunione di Giunta di venerdì scorso, durata 8 ore, era presente un dirigente risultato positivo al Covid 19 da qui la decisione dell’isolamento volontario.
Comunque, mercoledì si terrà una capigruppo in videoconferenza, aperta ai consiglieri, nella quale il presidente Fugatti farà la comunicazione sull’emergenza Covid che la minoranza gli aveva chiesto di tenere nelle giornate di aula annullate. Lunedì 9 si terrà, in video conferenza, una giornata di Consiglio nella quale si discuteranno 14 mozioni; mentre, per le interrogazioni a risposta immediata e per quelle previste dall’odg, la Giunta fornirà ai consiglieri risposte scritte. Il 12 novembre si terrà una nuova conferenza dei capigruppo nella quale si programmeranno i lavori per una seduta prevista per il 19 novembre. Paolo Ghezzi di Futura ha criticato il fatto che il Consiglio di questa settimana non si sia potuto svolgere in video conferenza perché la convenzione con la Consip per l’utilizzo del sistema Concilium prevede un preavviso di sette giorni. Per il capogruppo di Futura un tempo assolutamente inconcepibile per un sistema informatico. Alex Marini del Gruppo Misto ha detto che in altre regioni le società di sistema hanno messo a disposizione dei consigli software affidabili. Anche per lui i sette giorni di preavviso sono un enormità. Sara Ferrari, capogruppo Pd, ha chiesto al presidente di intervenire per modificare la convenzione con Consip perché nei prossimi mesi le emergenze saranno molte e il Consiglio rischia di trovarsi spiazzato davanti ai possibili casi di positività. Anche Filippo Degasperi di Onda Civica Trentino ha detto che la scelta di Concilium si è rivelata inefficiente. Il presidente Kaswalder ha replicato affermando che Concilium è il sistema più usato nelle assemblee legislative e che la scelta è stata fatta in situazione di emergenza. Infine, sui tempi, ha ricordato che comunque le sedute del Consiglio, per essere valide, devono essere convocate 5 giorni lavorativi prima della data. Mara Dalzocchio, capogruppo della Lega, sottolineando il senso di responsabilità della Giunta, ha affermato che il regolamento comunque non prevede di trasformare una convocazione dell’aula in presenza in una on line. Anche Claudio Cia di Agire ha detto che la scelta dell’esecutivo è stata responsabile, così come quella di Kaswalder di rinviare le sedute.