Contratto statali, firmato l'accordo: aumenti da 63 a 117 euro sullo stipendio base
Siglato nella notte, era bloccato da 10 anni. Gli aumenti a marzo 2018. In Trentino il contratto interessa 1200 persone. In Alto Adige 3000. Pallanch, Fp Cisl: "Si mettono finalmente le basi per la valorizzazione professionale del lavoro pubblico"
TRENTO. Firmato nella notte, dopo 10 anni di blocco, l'accordo per il rinnovo del contratto nazionale degli statali, ovvero per i dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. In tutto circa 247 mila persone. L'aumento medio mensile è di circa 85 euro lordi a regime sullo stipendio base. Il rinnovo copre il triennio 2016-2018.
La forbice degli aumenti retribuitivi sullo stipendio base va dai 63 ai 117 euro mensili lordi a regime. A questi incrementi si aggiunge l'assegno per i livelli più bassi, che oscilla tra i 21 e 25 euro (valido per dieci mensilità) e un plus per le amministrazioni più 'ricche' da caricare sul salario accessorio.
Giuseppe Pallanch, segretario Fp Cisl: "La tranche di aumenti per il 2018 scatterà da marzo. Un'attesa durata 10 anni. Si ripristinano certezza e normalità nella tempistica negoziale. Gli addetti statali che in Trentino avranno l'aumento di stipendio sono 1200. Si tratta dei diendenti delle genzie fiscali, entrate e dogane; dei deipenmdti della Questura, ovvero del Ministero dell' Interno; del Minisetro della Difesa, personale delle caserme; enti pubblici non economici, ovvero Inps, Inail, Aci ed altri enti minori. L'aumento economico si aggiunge alla parte normativa dove viene migliorata la disciplina del rapporto di lavoro. Si mettono finalmente le basi per la valorizzazione professionale del lavoro pubblico. Ora attendiamo la chiusura del contratto provinciale delle autonomie locali e quello della sanità".