Consiglio di Stato: la mamma orsa JJ4 deve restare libera
Accolto il ricorso presentato da Enpa, Oipa e Lega antivivisezionista lombarda (Leal)
TRENTO. L'orsa JJ4, madre di tre cuccioli, deve restare libera. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di Enpa, Oipa e Lega antivivisezionista lombarda (Leal) dopo che il Tar di Trento, lo scorso ottobre, aveva rigettato il ricorso per la sospensiva dell'ordinanza di cattura e reclusione a vita per l'orsa.
Ordinanza emessa dalla Provincia di Trento dopo un incontro ravvicinato del plantigrado nel giugno scorso, sul monte Peller, con due cacciatori, padre e figlio, che erano rimasti feriti.
Una precedente ordinanza di cattura e abbattimento di Jj4 era stata respinta dal Tar nel luglio scorso.
Nell'ordinanza della terza sezione del Consiglio di Stato pubblicata oggi, si sottolinea "l'insufficiente istruttoria che ha portato il Presidente della Provincia di Trento al giudizio di pericolosità dell'orsa e che ha determinato, per motivi di sicurezza pubblica, l'ordine di catturare l'orsa (e non i suoi tre cuccioli) e di custodirla in modo definitivo nel recinto di Casteller". L'ordinanza aggiunge che il plantigrado si trova in letargo e quindi non costituisce pericolo.
Soddisfazione viene espressa dal presidente di Leal, Gian Marco Prampolini. "JJ4 e i suoi cuccioli - dice - rimarranno liberi e a breve potranno andare in letargo come la natura prevede per i plantigradi che vivono nel loro habitat. Non ci dimentichiamo che M49, M57 e DJ3 sono ancora prigionieri al Casteller in condizioni incompatibili con la loro natura, e quindi il nostro lavoro non si ferma".