“Compenso” una tantum ai dipendenti pubblici trentini: dalla Provincia 33 milioni di euro
A partire da ieri la sottoscrizione in Apran per tutti i comparti: sanità, autonomie locali, scuola e ricerca
TRENTO. Sarà erogata nella busta paga di settembre la retribuzione aggiuntiva prevista per tutti i dipendenti del pubblico impiego. A partire da ieri e nei prossimi giorni la sottoscrizione in Apran - l'Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale, con le organizzazioni sindacali. Proprio ieri la Sezione di controllo della Corte dei conti ha reso nei tempi la prescritta certificazione. L'accordo vale per tutti i comparti e anche per l'Azienda provinciale per i servizi sanitari, ovvero per categorie e dirigenza medica/veterinaria/sanitaria del Comparto Sanità, categorie, dirigenti e direttori del Comparto Autonomie Locali, personale ATA/Scuola infanzia/Formazione professionale, docenti scuole a carattere statale e dirigenza scolastica del Comparto Scuola, ricercatori del Comparto Ricerca.
La retribuzione aggiuntiva una tantum 2023 è riferito al triennio contrattuale 2022-2024; le risorse messe in campo ammontano a oltre 33 milioni di euro, precisamente a 33.120.000 euro.
Verrà data poi applicazione da parte della Provincia agli accordi riguardanti l’area della dirigenza scolastica per la revisione delle fasce di complessità delle istituzioni scolastiche e dell’accordo di revisione del profilo professionale di coordinatore pedagogico e connesse forme di riconoscimento economico di carattere accessorio.
Con la mensilità di settembre l’Azienda provinciale per i servizi sanitari provvederà anche ad applicare l’accordo per il personale delle categorie del Comparto Sanità per la parte relativa all’anticipo della decorrenza delle progressioni orizzontali; sempre Azienda, a partire dalla mensilità di ottobre, provvederà a dare applicazione all’accordo riguardante l’area della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria relativamente alla chiusura del triennio contrattuale 2016/2018.