Cingolani: «Trovati 25 miliardi di metri cubi di gas, quasi in pari il nostro fabbisogno»
Attivisti hanno bloccato il traffico a Trento, ma il ministro non era in città: si è collegato da remoto
TRENTO. Il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, è intervenuto in videocollegamento al Festival dell'economia di Trento, sul 6/o pacchetto di sanzioni dell'Unione europea: "Come Europa ci siamo trovati in situazione difficilissima, con un problema etica di dimensioni gigantesche: da un lato continuare ad acquistare idrocarburi finanziando indirettamente la guerra in Ucraina, dall'altra creare una guerra di nature economico-sociale, facendo entrare il continente in una recessione senza precedenti”.
“Per le sanzioni sul greggio il processo è stato lunghissimo, si è arrivati a una sorta di compromesso e non partiranno domani, ma richiederanno un applicazione di alcuni mesi; per l'Italia il problema è però inferiore: la nostra dipendenza principale è sul gas, di cui non si è ancora parlato in maniere effettiva di sanzioni".
"Noi intanto abbiamo diversificato le fonti su diversi Paesi dove Eni ha giacimenti importanti. Abbiamo trovato 25 miliardi di metri cubi di gas, il che vuol dire che sostanzialmente abbiamo portato in pari il nostro fabbisogno (dalla Russia 29 miliardi di metri cubi ogni anno). I 4 miliardi di differenza saranno parte di un piano di risparmi non draconiani, che dovremmo fare comunque per diminuire utilizzo del gas", ha precisato Cingolani.
A quanto riferito dal ministro, il gas arriverà con un curva di crescita: quest'anno qualche miliardo di metri cubi, nel 2023 sono previsti 18 miliardi e dal 2024 la fornitura arriverà a regime.
Questa mattina 5 attivisti della campagna "Ultima Generazione", ai quali si sono unite 3 persone vicine a "Extinction Rebellion Trentino Südtirol" hanno bloccato il traffico in via Rosmini, all'angolo con via verdi, alle porte del centro storico cittadino dove si concentrano gli appuntamenti del Festival dell'economia.
Il blocco ha suscitato le proteste degli automobilisti. Si trattava - precisa una nota degli attivisti - di un'azione di disobbedienza civile e non violenta in occasione della presenza a Trento del ministro Cingolani, il quale, però, non è venuto a Trento ma ha partecipato all'incontro in video collegamento da remoto.