Chiede asilo a Trento, ricercato per omicidio in Perù: arrestato un 55enne latitante internazionale
Fermato dalla Squadra mobile in casa di una cittadina ecuadoregna. Ora la Corte d'appello dovrà pronunciarsi sull’estradizione
TRENTO. Si è presentato in questura qualche giorno fa, all’Ufficio immigrazione, per chiedere protezione internazionale, fornendo generalità false. Dai controlli effettuati la polizia ha scoperto che l’uomo, un 55enne peruviano, era un latitante ricercato dalla giustizia peruviana per omicidio commesso nel 2014.
L’uomo è stato arrestato ieri pomeriggio, lunedì 14 novembre, dal personale della Squadra Mobile.
Dopo aver acquisito la prima richiesta di asilo e svolto i conseguenti adempimenti del caso – fa sapere la questura – da ulteriori approfondimenti info-investigativi scaturiti da una nuova richiesta con esatte generalità e dal consueto monitoraggio effettuato dalla Squadra Mobile, relativamente ai ricercati in ambito internazionale, è emersa la probabilità che il soggetto potesse essere destinatario di una misura restrittiva da parte del Paese sudamericano.
Prontamente lo S.C.I.P. – il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia – della Direzione Centrale della Polizia Criminale ha dato conferma dello status di latitanza del soggetto.
Secondo la “red notice”, ovvero la segnalazione Interpol, l’uomo si sarebbe reso autore di un omicidio, commesso unitamente ad altri complici con l’uso di armi da fuoco nel 2014 in Perù: per tale motivo inserito nell’elenco dei latitanti da ricercare secondo il progetto “El Pacto”, ovvero un progetto del Segretario Generale Interpol di Lione, finanziato dall’Unione Europea per l’assistenza ai Paesi Latinoamericani contro il Crimine Transnazionale Organizzato.
Pertanto, gli operatori della Squadra Mobile, dopo un’attenta attività investigativa, ieri lo hanno localizzato e lo hanno arrestato in casa di una cittadina ecuadoregna residente in città.
Dopo l’arresto l’uomo, posto a disposizione della Corte di Appello che dovrà pronunciarsi sull’estrazione, è stato portato nel carcere di Spini.