La storia

Ce l’ha fatta Tamy, la gattina lanciata da un’auto in corsa  a Bolzano

Il caso in via Innsbruck. Shari Crivellari: «L’abbiamo cercata tre giorni con l’aiuto di tanti volontari. Era tutta pelle e ossa, non riusciva nemmeno a miagolare e aveva una forte congiuntivite»


Sandra Mattei


BOLZANO. A lei è andata bene, ma il pensiero va a tutti quelli che non hanno la sua fortuna. “Lei”, è la gattina lanciata dal finestrino di un'auto sabato scorso in via Innsbruck, lancio di cui è stata testimone una donna bolzanina. La signora ha raccontato di aver assistito alla scena, verso le 11 e 30 di mattina e di aver bloccato l'auto, cercando il micio che era scomparso tra le sterpaglie, ma senza successo. A quel punto si è creata una rete di solidarietà tra commercianti della via, volontari e persone di buon cuore che hanno cercato di stanare la povera creatura.

Fino al lieto fine: la gattina è stata individuata e salvata da morte certa solo tre giorni dopo, il lunedì verso le 11 di sera. A raccontare il salvataggio è Shari Crivellari, animalista nota in provincia e responsabile dell'Ugda di Bolzano (Comitato garante dei diritti animali): «Le ricerche sono durate tre giorni, non abbiamo mai smesso di sperare di trovare viva la gattina, anche se i rischi che avesse riportato traumi o che finisse sotto un'auto erano tanti. Mi hanno aiutato nella ricerca le volontarie con cui siamo in prima linea da anni. La gattina era veramente allo stremo, tutta pelle e ossa, non riusciva nemmeno a miagolare ed aveva una forte congiuntivite. L'ho portata a casa e le ho dato latte in polvere e miele, per farle riprendere un po' di forze, ma la mattina dopo era incosciente, perciò l'ho portata di corsa dal veterinario, che l'ha messa sotto flebo. Ora per fortuna Tamy – così è stata chiamata - è fuori pericolo e c'è già una lista di richieste di adozione».

Quello che sconcerta è che ci sia ancora qualcuno che al giorno d'oggi si voglia sbarazzare di animali in questo modo barbaro.

«Il loro abbandono – precisa Shari Crivellari – è vietato dall'articolo 727 della legge: si tratta di un reato penale punibile con l'arresto fino ad un anno o con un'ammenda dai 1.000 ai 10.000 euro. Va detto che la signora che ha assistito al lancio della gattina ha fatto denuncia ai carabinieri e la speranza è che quest'ultimi individuino i responsabili, visto che in quel tratto di strada ci sono le telecamere. Rinnovo perciò l'appello a chi voglia disfarsi di animali di affezione di rivolgersi alle associazioni e alle strutture presenti in provincia. Da parte sua la testimone del fattaccio vuole ringraziare tutti quelli che l'hanno aiutata, dai vigili del fuoco ai volontari, nel salvataggio della gattina». Ricordiamo che a Bolzano esiste il rifugio per animali Sill ( 0471 329800) dove si possono portare animali senza gettarli dal finestrino di un’auto in corsa.













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