prevenzione

Carabinieri, già 58 serate “anti-truffa” 58: coinvolti circa 3  mila anziani

Le ultime a Pinzolo e Brione. Spiegate le tecniche utilizzate dai criminali per irretire le proprie vittime. I seminari promossi in collaborazione con la Diocesi



PINZOLO. Continua incessante l’attività di informazione promossa dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Trento, in collaborazione con la Diocesi Trentina, finalizzata al contrasto dei reati in danno delle persone anziane.

Proprio ieri sera si sono svolti due incontri, uno a Pinzolo e l’altro a Brione, che hanno visto la nutrita partecipazione di anziani interessati a conoscere come potersi difendere dai truffatori.

Sinora i carabinieri, grazie al fattivo impegno dei parroci e il favorevole accoglimento dell’iniziativa da parte degli amministratori locali, hanno tenuto 58 seminari informativi coinvolgendo circa 3000 anziani.

L’iniziativa nata dalla esigenza di preservare questa particolare fascia della popolazione dalla esposizione alle malevoli attenzioni di criminali senza scrupoli, è volta a mettere in guardia le potenziali vittime sui rischi a cui possono andare incontro.

Durante gli incontri, ufficiali comandanti di Compagnia e ispettori comandanti di Stazione illustrano alle platee le tecniche maggiormente utilizzate dai criminali per irretire le proprie vittime.

Nello specifico, spiegano come questi individui, facendo leva sulla umana apprensione che chiunque di noi ha verso i propri cari e spacciandosi per avvocati, appartenenti alle forze dell’ordine, medici o infermieri, prospettano falsi incidenti oppure disgrazie occorse a parenti, per poi chiedere l’immediata elargizione di denaro o beni preziosi, allo scopo di risolvere il problema o fornire celere assistenza al familiare in difficoltà.

Le vittime, rese vulnerabili, cadono nella trappola ottemperando senza riflettere alle richieste dei malviventi, per poi rendersi conto, soltanto dopo, di essere state truffate.

A margine delle riunioni vengono anche forniti materiali informativi, proprio per consentire ai partecipanti di mantenere costantemente viva l’attenzione su questo pericoloso fenomeno, che oltre ad arrecare danni patrimoniali spesso ingenti, incide in maniera indelebile sul morale e sulla sensazione di sicurezza di chi ne resta vittima.

I carabinieri consigliano sempre di contattare il 112 NUE, senza remore, per segnalare qualsiasi richiesta sospetta ed invitano a diffidare di chi pretende di ricevere denaro contante o altro genere di valori, per risolvere situazioni in cui riferiscono essere rimasti coinvolti degli stretti congiunti.













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