economia

C'è la crisi ma il Trentino continua ad attrarre le aziende

Nel 2020 sono stati 39 i nuovi insediamenti aziendali sul territorio provinciale: 28 le imprese provenienti da fuori



TRENTO. Sono 39 i nuovi insediamenti aziendali che nel 2020 hanno interessato il territorio provinciale grazie all’attività di attrazione di Trentino Sviluppo. Di questi 28 riguardano imprese provenienti da fuori provincia. Un dato che balza all’occhio e appare ancor più significativo se confrontato con quello dell’anno precedente. Nel 2019, infatti, i nuovi insediamenti erano stati 30, tra cui 19 imprese da fuori provincia. Si confermano quindi sia il trend in crescita dei flussi di imprese in arrivo sia il dinamismo già mostrato in passato dalle aziende locali: 11 sono state le imprese già presenti in Trentino che hanno deciso di ampliare la sede o di aprire un nuovo insediamento in provincia nel 2019 e 11 sono quelle che nel 2020 hanno compiuto la stessa scelta.

Contrariamente alle attese quindi, in un anno caratterizzato da chiusure e lockdown, la capacità di attrazione di investimenti in Trentino non ha subito ripercussioni, riuscendo a rafforzare il richiamo nei settori ad alto contenuto di ricerca e sviluppo come meccatronica, greentech e biotech. «La realtà di quest’ultimo anno – commenta Achille Spinelli, assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento – sta dimostrando come territori prima considerati marginali rispetto ai grandi distretti industriali del Paese, possano in prospettiva avere delle carte in più da giocare. In quest’ottica il Trentino si propone per un ruolo da protagonista, puntando non sulla concentrazione produttiva bensì su alcuni settori strategici e di nicchia, sull’eccellenza della ricerca, su un sistema della formazione tecnica e professionale di prim’ordine e su un ambiente e una qualità della vita che, grazie anche alle nuove modalità di lavoro intelligente, faranno in futuro ancor più la differenza».

Delle 39 nuove aziende insediate nel 2020 grazie all’iniziativa di Trentino Sviluppo, 33 hanno scelto come location gli spazi messi a disposizione dalla stessa società di sistema provinciale: 29 hanno optato per i due parchi tecnologici di Rovereto, Polo Meccatronica e Progetto Manifattura, 2 per altri Business Innovation Centre (Trento e Borgo Valsugana), 2 aziende invece per la locazione ordinaria in altri immobili produttivi. Per quanto riguarda gli ambiti produttivi, il numero più alto dei nuovi insediamenti si colloca nel settore della meccatronica (7 aziende), seguono i settori legati alla sostenibilità come il greentech (6), il green building (4) e la mobilità sostenibile (3); interesse crescente per ambiti ad alto contenuto di ricerca quali il biotech e medtech (4), l’ICT (3), l’agritech (2) e le tecnologie per lo sport (2).

Nonostante le incertezze della congiuntura economica, questi dati indicano che il Trentino è stato in grado di rimanere fortemente attrattivo e si pongono in linea con le dinamiche demografiche nazionali osservate nel 2020. Una classifica pubblicata lunedì 15 febbraio da Il Sole 24 Ore pone infatti Trento in sesta posizione tra i comuni più attrattivi d’Italia, per numero di nuovi residenti, primo comune di montagna a livello nazionale.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.